Tre anni di molestie, proseguite anche durante il lockdown anti-Covid della scorsa primavera: pedinamenti nel percorso tra casa e lavoro, stazionamenti per ore fuori dall’ufficio, chiamate continue al cellulare ma anche imbrattamenti della porta di casa con foto pornografiche e schede di concorsi a pronostici. A nulla era servito il divieto di avvicinamento disposto a marzo scorso nei confronti di uno stalker che è stato ieri arrestato dagli agenti della Squadra Mobile di Fermo: l’uomo è stato posto ai domiciliari. – Lo riporta l’agenzia Ansa – Vittima degli atti persecutori una donna sposata di cui l’arrestato, anche lui coniugato, si era invaghito nel 2017. Le condotte moleste erano proseguite nonostante i tentativi bonari di ricondurlo alla ragione da parte del marito e del figlio della vittima e anche da parte di sua moglie e dei datori di lavoro. Nel 2019, la denuncia della donna perseguitata e poi il divieto d’avvicinamento che non è stato rispettato neanche durante il lockdown. Condotte per le quali l’uomo è stato infine arrestato.