Castel TrosinoA fronte di una nuova, importante area archeologica con reperti di circa 2000 anni fa che affiora in corso Trieste, ad Ascoli, ce n’è un’altra, come quella della necropoli longobarda a Castel Trosino, che necessita di una urgente messa in sicurezza dopo essere stata presa di mira, in passato, da incivili e vandali. Anche in questo caso (pur trattandosi di un intervento molto diverso e a costi molto contenuti), l’Arengo decide di intervenire per rendere più sicura e  accessibile quell’area di rilevante interesse storico proprio per il ritrovamento molti anni addietro di reperti e tesori dell’antica civiltà longobarda di grande valore. Tesori che poi sono stati trasferiti nella capitale senza più fare ritorno (se non per una minima parte ed in maniera temporanea).

Adesso, come detto, l’Arengo ha affidato i lavori per la messa in sicurezza dell’area archeologica di Castel Trosino alla stessa ditta che si era già occupata nei mesi scorsi di tutta la pulizia dell’area da arbusti e sterpaglie. Proprio durante questi lavori, infatti, si è potuto verificare lo stato di tratti delle ormai vecchie balaustre che delimitano la zona, con pericolo di caduta, e la presenza di altri due ponticelli le cui condizioni non garantiscono la sicurezza ai visitatori. Circostanze che rendono l’area inaccessibile, tanto da ricorrere ad un transennamento della stessa area nonostante i lavori di ripristino e ripulitura eseguiti. Si è, quindi, deciso di procedere con urgenza al completamento della messa in sicurezza dell’area proprio al fine di rendere sicuro il libero accesso ai visitatori del percorso turistico a Castel Trosino. Si è data, quindi, continuità ai lavori che la ditta aggiudicatrice aveva già realizzato nell’area e adesso si tratta di procedere con lo smontaggio della staccionata obsoleta, di realizzare una nuova staccionata in pali di castagno per una lunghezza di 100 metri e poi di smontare e ricostruire i due ponticelli pedonali. In questo modo, si potrà ritornare a visitare questa interessante area archeologica a due passi dalla città.

 

Il progetto legato al potenziamento del Museo al forte Malatesta con l’inserimento del tesoro dei longobardi, che il sindaco Fioravanti e l’assessore Ferretti stanno portando avanti, dovrà essere affiancato – secondo le azioni programmate – proprio dall’apertura dell’area archeologica di Castel Trosino, ovvero il luogo di ritrovamento dei reperti. L’idea è quella di lanciare un maxi-progetto legato al mondo dei Longobardi che ruoti attorno ad una serie di iniziative, tra cui l’attivazione del Museo dell’alto Medio Evo al forte Malatesta con importanti allestimenti  (con il ritorno per lunghi periodi di parte del tesoro scoperto nel Piceno e ormai da decenni a Roma) e con l’innesto anche della tecnologia per visite “virtuali” e nuovi contenuti informativi. Tutto ciò puntando anche sull’apertura ai turisti proprio del luogo del ritrovamento longobardo a Castel Trosino che si intende collegare con il forte attivando uno specifico collegamento diretto in bus navetta per i turisti.

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