CastelliDi fronte all’ennesima esclusione dell’area del cratere del sisma – e quindi anche di Ascoli – dagli sgravi contributivi del 30%, fino al 2029, previsti dalla manovra di bilancio governativa per tutte le aziende dall’Abruzzo in giù, si susseguono gli interventi per cercare di fare pressing sui parlamentari affinché si cambino le carte in tavola prima della conversione in legge prevista prima di Natale. Ed ecco che, dopo il presidente di Confindustria, Simone Mariani, è l’assessore regionale al bilancio e al post sisma, Guido Castelli, ad alzare la voce.

 

“Il disegno di legge per il bilancio del Governo – rimarca Castelli – è molto deludente per una serie di motivi. E innanzitutto per la decontribuzione al sud che non può fermarsi proprio sul Tronto. Come Regione, mentre stiamo mettendo a punto il nostro primo bilancio, abbiamo articolato tre ipotesi per sollecitare il Parlamento a modificare la manovra governativa. La linea di priorità è di estendere la decontribuzione del 30% a tutte le Marche, essendo una regione considerata in fase di “retrocessione” per la comunità europea. In seconda battuta, chiediamo che almeno vengano interessate dal beneficio le tre aree di crisi complessa sul territorio regionale e, in ultima battuta, perlomeno vogliamo l’inclusione dell’area del cratere sismico. Che non può rimanere fuori. Lo ho fatto presente anche oggi (ieri – ndr) al commissario per il terremoto Legnini. Bisogna chiamare a raccolta  tutti i deputati del territorio e ho anche avuto un confronto con Alessia Morani per cercare di sbloccare la situazione”. “Inoltre, – conclude Castelli – ho preparato un emendamento per l’Area di crisi complessa. Nel febbraio scorso, le Marche sono state escluse da una proroga della mobilità in deroga per le Aree di crisi. Ma il vicino Abruzzo, che condivide l’Area di crisi con il Piceno, ha avuto la proroga e ne sta beneficiando. E’ assurdo che ci siano discriminazioni all’interno della stessa Area di crisi”.

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