L’associazione Arquata Potest, nonostante le difficoltà del periodo caratterizzato dal lockdown arancione, ha avviato la riqualificazione dell’area dell’antica Fornace di Pretare, celebre costruzione situata in posizione panoramica ai piedi del Vettore, lungo la SP89 per Castelluccio di Norcia e Montegallo.
Più precisamente, il manufatto è situato poche centinaia di metri dopo Pretare, la frazione di Arquata del Tronto di cui è da sempre il simbolo, e ricade perciò all’interno del Parco Nazionale dei Monti Sibillini rappresentando allo stesso tempo un balcone naturale sui Monti della Laga.
L’Associazione ha voluto porre l’attenzione su questo simbolo del territorio in quanto si trova nei pressi di un’ampia area di sosta, già molto trafficata in estate, specialmente durante il periodo della fioritura del Pian Grande, e che a sua volta rappresenta, per via della posizione strategica, un ideale crocevia per diversi cammini, tra cui il G.A.D.A. (Grande Anello di Arquata) e il celebre “Cammino nelle terre mutate”.
Al fine di rilanciare il trekking nell’unico comune d’Europa che ricade all’interno di 2 aree protette, Arquata Potest sta puntando a riqualificare l’area, realizzandovi alcune migliorie e facendola così conoscere ai più, anche tenendo presente che ogni 3 anni a Pretare viene celebrata la “Discesa delle Fate”, e la prossima edizione sarà proprio nell’agosto 2021.
L’Associazione specifica che non ha a disposizione i fondi per ristrutturare la Fornace stessa, la quale pure ha subìto ingenti danni dal terremoto del 2016. E, anche per realizzare i futuri interventi individuati, è partita la ricerca di potenziali investitori e/o bandi che possano essere utili alla causa.
Però un primo intervento è già partito, sia per regalare fiducia a queste terre martoriate dal sisma, sia per dimostrare che alle intenzioni seguiranno i fatti, con la speranza che la Fornace stessa possa rinascere in futuro meglio di prima.
E allora ecco che sono partiti i lavori di rifacimento dei 50 metri di staccionata che perimetrano l’area di sosta, in luogo della precedente che ormai cadeva a pezzi e conferiva uno stato di trascuratezza ancor più gravoso all’area. L’obiettivo di rendere Arquata del Tronto un paradiso del trekking passa anche attraverso la cura di dettagli come questi ai quali l’Associazione cercherà di dare seguito con altri provvedimenti.
Questo primo intervento è stato in buona parte finanziato dal Comitato Sisma Centro Italia (Confindustria, CGIL, CISL, UIL). In particolare, i soldi vengono dall’associazione Villa Cagnano che, per volontà del referente Emidio Piccinini, ha voluto destinare al progetto i fondi avanzati dalle attività finanziate dal CSCI, dimostrando generosità e allo steso tempo capacità di fare rete tra le realtà locali.
Il resto dell’importo viene invece da Arquata Potest, che ha investito direttamente la donazione ricevuta da Valentina Trenta, giornalista e scrittrice di Pretare, la quale ha voluto donare i proventi del suo ultimo libro “L’Eco del Vettore” proprio all’Associazione.
Un lavoro di sinergia tra le realtà locali e le persone del luogo che con i fatti dimostrano ancora una volta grande attaccamento ai simboli di questa terra.