La Croce Rossa di Ascoli Piceno, con il progetto sentieri di prossimità, si è recata nelle zone del sisma con volontari ed una psicologa, che hanno voluto prendersi cura di chi ha più bisogno e soprattutto per non lasciare nessuno solo , anche dopo che tutti i riflettori si sono spenti. Con il progetto Sentieri di prossimità, vogliamo ricostruire il senso della comunità e per fare questo, sin da subito è stato avviato un percorso di dialogo con il territorio. Solo grazie ad un vero ascolto dei bisogni e delle aspettative di chi ha vissuto il dramma, in particolare i più vulnerabili, si può realizzare qualcosa che sia veramente funzionale alla rinascita, qualcosa capace di ricucire il tessuto sociale, valorizzando l’appartenenza comunitaria che oltre ad avere una funzione identitaria per gli abitanti funge anche da base affettiva, – dice la Presidente della CRI di Ascoli Piceno Cristiana Biancucci ed in questa costruzione identitaria abbiano avuto anche il supporto dell’Arma dei Carabinieri, in particolare della Stazione di Arquata del Tronto, che quotidianamente in prima linea fin dai tristi eventi del 2016, ha aderito con entusiasmo all’iniziativa, mostrandosi anche in questa occasione sempre vicina alla popolazione arquatana ed attenta alle sue esigenze. Non abbiamo mai lasciato sole le popolazioni del Centro Italia e non lo faremo in futuro: dall’autunno del 2016, infatti, esiste l’Unità di Progetto Sisma Centro Italia proprio per seguire da vicino il lavoro di sostegno alle comunità colpite. Vogliamo, in questo modo, restare al fianco delle Istituzioni che si stanno occupando della ricostruzione, collaborando ed intervenendo dove viene richiesto.