Le segreterie regionali di Cgil, Cisl e Uil e di Flc Cgil, Cisl Scuola eUil Scuola Marche intervengono sul tema della riapertura della scuola rispetto all’emergenza Covid.
“Tra qualche giorno – si legge in una nota dei sindacati – riaprirà la scuola ma non per tutti. In uno scenario comunque incerto, con il Governo orientato ad indicare nell’11 gennaio la data della riapertura, pur con il 50% in presenza e il resto in didattica digitale, la Regione Marche ha annunciato la scelta di far continuare la didattica a distanza per gli alunni delle scuole superiori per tutto il mese di gennaio. Dunque, a pochi giorni dalla riapertura delle scuole, le famiglie, gli alunni e il personale della scuola si trovano di fronte a nuove incertezze, peraltro in uno scenario di forti differenziazioni tra regioni non sempre comprensibili. Siamo sempre stati convinti della necessità di riaprire al più presto per tutti la scuola in presenza, purché vengano garantite tutte le necessarie tutele in materia di salute e sicurezza, ma nel contempo vanno affrontati tutti i nodi della questione riapertura perché a distanza ormai di un anno dall’inizio della pandemia il prezzo pagato dagli alunni delle scuole superiori e dal loro diritto allo studio rischia di essere troppo alto. z\1Comprendiamo la necessità di una scelta di prudenza di fronte a una situazione sanitaria ancora molto difficile e a un quadro epidemiologico critico con indice Rt nella nostra Regione in rialzo, ma se l’Istituto Superiore di Sanità conferma che le scuole sono luoghi sicuri, allora è necessario innanzitutto verificare tale condizione e come sottolineiamo già da tempo affrontare e risolvere il problema della sicurezza dei trasporti con soluzioni concrete, che tengano conto delle differenti esigenze territoriali. Nei giorni scorsi si sono svolti gli incontri con i prefetti per affrontare tutti i nodi aperti, ma occorre un maggior coordinamento regionale per affrontare in maniera organica tutte le criticità, dai trasporti a quella sanitaria. E’ necessario però che venga fatta chiarezza sul sistema di rilevazione dei dati e come chiediamo inoltre, già da tempo, che venga fornito un report chiaro e comprensibile sui contagi nelle scuole per capire se e quanto la scuola in presenza abbia contribuito alla diffusione del virus. Occorre poi garantire una corsia preferenziale per la scuola sull’effettuazione dei tamponi e dei tracciamenti e soprattutto garantire procedure uniformi con indicazioni chiare su come gestire i casi di positività nelle scuole in tutto il territorio regionale, così come occorre inserire tempestivamente il personale della scuola nel piano vaccinale nazionale. Prendendo atto della scelta della Regione, quello che non possiamo più permetterci è di perdere altro tempo, ma dobbiamo usare bene quello che abbiamo a disposizione per garantire le risposte più adeguate per poter riaprire la scuola presto, in presenza e in sicurezza per tutti”.