Università di Parma al lavoro in corso Trieste ad AscoliOra Ascoli per la prima volta si doterà di uno studio sulla tenuta delle varie zone del centro storico ai flussi del traffico. Una sorta di mappa per capire come intervenire in base alle criticità delle varie vie anche al momento di programmare nuove opere pubbliche legate alla viabilità. A garantire questo nuovo importante strumento è l’accordo raggiunto tra il sindaco Fioravanti e i rappresentanti dell’Università di Parma, specializzata proprio nello studio delle pavimentazioni stradali in pietra, che ha portato ad ampliare a tutto il centro cittadino e a titolo di collaborazione gratuita la collaborazione già avviata per la verifica dello stato di corso Trieste nell’ottica della sua riqualificazione. Alcune settimane fa, infatti, i professori dell’ateneo parmense erano arrivati ad Ascoli con una specifica strumentazione in grado di valutare la resistenza della pavimentazione del corso rispetto alle sollecitazioni dei flussi veicolari. Ed ora il discorso si amplia con una collaborazione che si amplierà, senza alcun costo, a tutto il centro storico per consentire all’Amministrazione comunale di avere un quadro preciso della capacità di tenuta delle strade nel cuore della città sottoposte a maggiori sollecitazioni, in modo da poter intervenire in maniera mirata ed efficace laddove necessario. Con l’Università di Parma che, di contro,  potrà effettuare ad Ascoli importanti ricerche di livello nazionale sulla resistenza delle varie tipologie di pietra utilizzate lungo le vie ascolane.

 

“Per la prima volta – sottolinea il sindaco Fioravanti – Ascoli avrà un importante studio sulla resistenza della pietra utilizzata e quindi sulla tenuta delle pavimentazioni stradali nelle varie zone del centro storico. Un importante strumento di analisi che ritengo possa essere fondamentale anche per una corretta programmazione di tutte le prossime opere che intendiamo realizzare”. Un passaggio, dunque, molto utile al sindaco Fioravanti e all’assessore  Cardinelli  per l’attuazione dei programmi di opere pubbliche in città.

Già in passato, proprio a conferma della criticità di certe situazioni, una grossa buca si aprì in piazza Arringo proprio nel periodo in cui si decise di chiudere la piazza stessa al transito. E un episodio simile si verificò qualche anno fa nella zona in fondo a corso Trieste, ovvero nella piazzetta davanti alla chiesa di Santa Maria intervineas.

 

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