0C4884DE-9DB4-4CB8-BAC0-DE98E58390FBA seguito di una intensa e prolungata attività investigativa, i militari della Stazione Carabinieri Forestale di San Benedetto del Tronto sono risaliti alla provenienza dei rifiuti ed all’attribuzione della responsabilità della condotta illecita. L’autore dell’abbandono di rifiuti è stato deferito alla Procura delle Repubblica di Fermo per violazione dell’articolo 192, comma 1del D.LGS. n.152 del 2006 che prevede la pena dell’arresto da 3 mesi ad un anno o una ammenda da 2.600 a 26.000 euro, trattandosi di rifiuti non pericolosi. Oltre alle conseguenze penali il reo si vedrà costretto a recuperare e smaltire secondo le procedure di legge il materiale indebitamente abbandonato nell’alveo del fiume.
La condotta segnalata, oltre a costituire un reato, rappresenta un grave pericolo di natura idrogeologica e di sicurezza idraulica; infatti in caso di “piena” la corrente avrebbe trascinato a valle il materiale vegetale, rischiando la possibile occlusione degli spazi sotto i ponti impedendo il normale deflusso delle acque con conseguenti rischi di esondazione.
Nel periodo recente il torrente Tesino è oggetto di attenzione particolarmente accurata da parte dei Carabinieri Forestali che stanno monitorando e sanzionando condotte illegali perpetrate ai danni dell’ecosistema fluviale: il deturpamento di bellezze naturali, gli scarichi abusivi, le captazioni illegali, gli abbandoni di rifiuti e l’abusivismo edilizio sono i settori posti sotto l’attenzione costante dai militari. L’ecosistema del torrente è caratterizzato per essere in uno stato di delicato equilibrio che richiede attenzione per la sua salvaguardia da parte di tutti i cittadini, i quali devono avvicinarsi a questi ambienti con rispetto e precauzione.

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Vice direttore della Gazzetta di Ascoli - Giornalista

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