324A0A7E-1EE7-4188-AE03-A7105CDB2ABFI Carabinieri Forestali della Stazione di Fermo hanno sorpreso una persona che deteneva illegalmente un esemplare della specie cinghiale all’interno di una stalla in località rurale del comune di Campofilone. La detenzione di animali di detta specie, se non espressamente autorizzata, costituisce violazione di legge, contravvenendo alla normativa sulla detenzione di animali selvatici pericolosi. L’esemplare era stato prelevato in natura dalla persona, un cacciatore, all’età presumibile di pochi mesi, lo scorso settembre. L’uomo, privo di autorizzazione per la detenzione di animali pericolosi, è stato denunciato per la violazione della Legge 150/1992 che regolamenta la detenzione di animali che possono costituire pericolo per la salute e l’incolumità pubblica. Il responsabile dell’accaduto rischia pene che prevedono l’arresto fino a sei mesi o l’ammenda da 15.000 a 300.000 euro. L’animale, dopo essere stato sequestrato penalmente, sarà trasferito in una struttura idonea alla custodia di specie animali pericolose.
La normativa punisce in ogni caso chi detiene specie di mammiferi e uccelli prelevati in natura, prevedendo pene particolarmente severe quando si tratta degli animali elencati nel Decreto del Ministero dell’Ambiente del 19 aprile 1996, ovvero le specie che possono costituire pericolo per la salute e l’incolumità pubblica, tra cui anche volpi, istrici, caprioli, daini e appunto cinghiali. Non è infatti infrequente che esemplari di dette specie, sottratte al normale sviluppo comportamentale che avviene in natura, possano divenire aggressive nei confronti dell’uomo.

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Vice direttore della Gazzetta di Ascoli - Giornalista

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