Adesso si fa sul serio. L’Arengo, infatti, entra nella fase operativa, con l’inserimento in bilancio del finanziamento di 1 milione di euro ottenuto dall’Arengo grazie alla partecipazione al bando “Italia city branding”, e avvia il lavoro per la progettazione del Polo scientifico tecnologico, potenziale incubatore di nuove imprese che sarà ospitato nel palazzo dell’ex Maternità e occuperà anche l’ala nord del complesso di Sant’Angelo magno. A stretto contatto di gomito, quindi, con il Polo universitario. Ma adesso, dopo l’esultanza per lo sblocco del finanziamento, si entra nella fase operativa vera e propria. A Palazzo Arengo, infatti, è stato definito il gruppo di lavoro, composto da tutti tecnici comunali, che dovrà occuparsi della progettazione degli interventi per la sistemazione delle strutture che accoglieranno la nuova realtà formativa e di supporto alle potenziali nuove imprese. Il cronoprogramma dell’Amministrazione comunale prevede, per il raggiungimento dell’obiettivo, due anni di tempo. Il Polo scientifico e tecnologico ascolano sarà, dunque, realizzato negli spazi dell’ex Maternità e dell’ala nord del complesso di Sant’Angelo Magno. Ora non ci sono più dubbi sull’operazione per creare questo importante punto di riferimento per la ricerca, l’innovazione e la formazione progettato ad Ascoli. L’Arengo, infatti, ha ottenuto lo sblocco di un finanziamento per 1 milione di euro che servirà a ristrutturare gli immobili che diventeranno sede del Polo dopo che il progetto presentato rispondendo al bando Italia City Branding 2020 si è classificato al quarto posto ed è stato, quindi, ammesso. Il sindaco e la giunta comunale hanno già deliberato nel gennaio scorso l’accettazione della convenzione da siglare con la Presidenza del Consiglio dei ministri per poter entrare nella fase operativa dell’iniziativa. E adesso si inizia a lavorare a testa bassa sul progetto di realizzazione e attivazione di questo nuovo Polo sulla base del progetto denominato “Resilienza, riattivazione e rigenerazione come strumento di attrattività per contesto territoriale, contenitori urbani e contenuti dell’agire”. L’Arengo, tra l’altro, cofinanzierà il progetto con 180mila euro (includendo anche l’impiego del proprio personale tecnico). L’obiettivo dichiarato del Comune è aumentare l’attrattività della città anche in termini di potenziali nuovi imprenditori disposti ad investire sul territorio ascolano.