Piccioni - uccelliTrappole nei centri urbani del Piceno per contenere la presenza dei piccioni, in costante crescita, che mette a rischio monumenti, palazzi e anche la salute. La strategia della Provincia per tenere sotto controllo la situazione, si basa sulla cattura dei volatili nelle città ricorrendo a queste trappole che saranno utilizzate dalla polizia provinciale. A spingere l’Amministrazione provinciale verso questa direzione è il fatto che, come risulta dallo specifico provvedimento dell’ente, «la specie è molto prolifica e si è insediata in modo stabile nei centri abitati tanto da arrecare, attraverso le proprie deiezione, danni ai monumenti, agli arredi urbani agli edifici pubblici e privati». Si evidenzia, inoltre, «il rischio igienico sanitario derivante dal guano relativamente alla potenziale trasmissione di patologie quali candidosi, salmonellosi, ornitosi e altre ancora Considerato anche che le deiezioni dei piccioni inoltre possono essere fonte di zoonosi trasmissibile non solo ad altre specie selvatiche e domestiche ma anche all’uomo». Senza dimenticare i danni arrecati alle colture agricole e ai centri di stoccaggio aziendali ed industriali.

 

Una decisione che arriva dopo aver preso atto che i metodi ecologici già previsti nel Piano di controllo per i piccioni, come conferma la Provincia, «non sono in grado di ridurre significativamente le popolazioni di questo selvatico nelle aree urbane», si è deciso di dotare la polizia provinciale di strutture idonee alla cattura di questa specie. Si comincerà con 5 trappole costituite ciascuna da un cubo in lamiera verniciata in verde delle dimensioni di 1 metro per lato, con sportello  munito di lucchetto, che verranno attivate con un’esca alimentare (granaglie) dopo la collocazione in ambito urbano.

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