La città piange Sergio D’Auria, imprenditore molto apprezzato e conosciuto anche per la sua passione per la musica (è stato anche musicista professionista) e per l’arte in genere, che si è spento oggi dopo lunga malattia, a 84 anni. D’Auria, che lascia i figli Cristiano ed Emiliano, gli amati nipoti e il fratello Silvano (la moglie Rita è morta qualche anno fa), era una persona dalle grandi dote umane e dallo spirito innovativo, tipico di colui che sa guardare avanti. Tutti coloro che lo hanno conosciuto lo hanno apprezzato e ammirato. Dopo aver iniziato sin da giovanissimo a suonare in tutta Europa, rientrato ad Ascoli, nel 1966, ha rilevato una piccola tipografia e da lì è partito il suo sogno imprenditoriale che lo ha portato, in quasi 50 anni di attività, a creare un Gruppo nel settore della stampa di alta qualità conosciuto a livello nazionale ed estero: il D’Auria Printing Group. A fianco all’amore per il suo lavoro, Sergio D’Auria aveva sempre continuato a coltivare la sua passione per la musica, suonando con diverse formazioni, fino a fondare il Cotton Jazz Club, ospitando i più grandi musicisti del genere in centinaia di concerti. Amava anche la fotografia e la pittura ed aveva anche organizzato diverse mostre importanti in città. Ha ricoperto anche importanti incarichi istituzionali e, in tutto ciò che ha fatto, ha sempre messo un qualcosa in più proprio per lo sviscerato amore per la sua città. I funerali si svolgeranno domani alle ore 15,30 nella Cattedrale, in piazza Arringo. Ai familiari vanno le più sentite condoglianze della redazione della Gazzetta di Ascoli.