Adesso, con la firma del commissario per il sisma, Giovanni Legnini, in calce all’ordinanza Ascoli, così come richiesto dal sindaco Fioravanti e messa a punto nella cabina di regia con l’assessore regionale Castelli, si stringono fortemente i tempi procedurali per la messa in sicurezza delle scuole. Il provvedimento, infatti, prevede un potenziamento di circa 10 milioni di euro rispetto ai finanziamenti inizialmente previsti, arrivando ad oltre 36 milioni complessivi. E contemporaneamente consente procedure agevolate che consentiranno di arrivare ad aggiudicare i lavori per ogni sede scolastica dopo soli 20 giorni dal progetto definitivo. Così come l’ordinanza stessa individua le modalità di finanziamento per le sedi scolastiche temporanee, prevedendo fondi pari al 10% del costo di ciascun intervento. Un provvedimento a regola d’arte grazie alla collaborazione di tutte le componenti.
Ma vediamo più nel dettaglio gli effetti del provvedimento.
Procedure accelerate
Sarà direttamente l’Arengo il soggetto attuatore di tutti gli interventi, alla luce delle potenzialità dimostrate dagli uffici tecnici, sotto la supervisione del dirigente Galanti. E il sub-commissario Loffredo avrà il compito di coordinare tutti i passaggi anche con il benestare di una Conferenza di servizi speciale. L’Arengo potrà aggiudicare i lavori entro 20 giorni dall’avvio dell’iter e basterà il progetto definitivo (senza aspettare quello esecutivo). Inoltre, per accelerare i tempi, si potrà consentire alle imprese anche il doppio turno di lavorazione e sono previste anche penali per i ritardi e premi per ogni giorno di anticipo sulla scadenza. Per appalti sotto una certa cifra, come quelli per le scuole di Poggio di Bretta, Cagnucci e Tofare, si potrà procedere anche con l’affidamento diretto.
Più fondi per le scuole
Complessivamente vengono stanziati 36,1 milioni di euro, ovvero 9,8 milioni in più rispetto al finanziamento iniziale: 5,1 milioni per la media Don Giussani di Monticelli (invariati), 4,5 milioni per la Malaspina (3,7 milioni in più), 1 milione per la scuola di Poggio di Bretta (aumento di 556mila euro), 200mila euro per la palestra della materna San Filippo, 6 milioni per il Polo D’Azeglio (530mila euro in più), 4,5 milioni di euro per la primaria Don Giussani (3,7 milioni in più), 3,2 milioni per il Polo Cantalamessa (2,5 milioni in meno), 4,5 milioni per il Polo Ceci (incremento di 450mila euro), 4,1 milioni per la Don Bosco-San Filippo (3,6 milioni in più). A cui si aggiungono 1,6 milioni per la Cagnucci e 1,4 milioni per la scuola per l’infanzia di Tofare. Circa 23,2 milioni sono quelli già coperti con l’ordinanza del 2020 e altri 11,8 milioni arriveranno dalla contabilità speciale. Altra novità, i fondi che avanzeranno dall’appalto dei vari interventi potranno essere riutilizzati per altri interventi.
Soldi per le sedi temporanee
Con l’ordinanza Ascoli si sblocca anche la soluzione al problema delle coperture economiche relative alle sedi scolastiche temporanee da utilizzare nel periodo di apertura dei cantieri negli attuali plessi, con il trasferimento di oltre 2mila studenti. Si è deciso, infatti, di inserire tra i costi di ciascun intervento programmato anche un 10% del totale della spesa prevista da destinare proprio all’individuazione delle soluzioni provvisorie per lo svolgimento dell’attività didattica.