E’ stata una festa il passaggio del Giro d’Italia sotto una pioggia battente anche nelle zone terremotate di Arquata del Tronto dove la popolazione vive ancora nelle casette Sae e attende con ansia che la ricostruzione vera e propria decolli. “E’ una giornata importante per noi – ha commentato il vice sindaco di Arquata Michele Franchi -. Il Giro ha dato la giusta attenzione a queste bellissime zone ferite dal terremoto. Il grande pubblico televisivo ha potuto ammirare attraverso la diretta Rai città belle e spazi straordinari come il monte Vettore, i monti della Laga, con un grande momento col Gran Premio della montagna a Forca di Presta, seguito a quello di Forca di Gualdo”. Ferite che ancora non sono state rimarginate. “C’è molto da fare anche se la ricostruzione finalmente sta partendo – ha aggiunto Franchi -. E’ importante che i riflettori restino accesi sui nostri territori terremotati di Marche, Lazio, Umbria e Abruzzo: in questo il Giro d’Italia ci ha dato una bella mano facendo capire che comunque queste zone colpite dal sisma sono ripartite e sono pronte ad accogliere visitatori nelle nostra montagne meravigliose. Speriamo che il Covid rallenti e favorisca in questo senso gli spostamenti”.