panorama-ascoliAnche il Piceno si prepara ad un aggravarsi, dal prossimo mese di luglio con lo stop al blocco governativo, dell’emergenza sfratti che si prospetta a dir poco allarmante, aggravata dall’effetto Covid. In tal senso, per quanto possibile,  l’Arengo ha deciso di contribuire in qualche modo a tamponare il problema utilizzando – per il nuovo bando appena pubblicato per aiutare le famiglie a pagare i debiti per affitti, bollette e servizi scolastici – un sistema innovativo antisfratti. L’idea del sindaco Fioravanti e dell’assessore alle politiche sociali Brugni, messa a punto con gli uffici comunali, prevede il coinvolgimento diretto dei proprietari di alloggi che da diverse mensilità non percepiscono più il pagamento dei canoni. Un meccanismo secondo il quale, sulla base della richiesta di ogni famiglia in difficoltà che verrà inserita in graduatoria per ottenere i contributi per l’affitto, sarà il Comune direttamente a pagare le spettanze (tutte o in parte) ai proprietari degli appartamenti, previa dichiarazione degli stessi a rinunciare a procedure di sfratto. Un modo per salvaguardare tanti nuclei familiari che rischiano, già dal mese di luglio, di ritrovarsi senza una casa. L’obbligo di allegare alle domande per contributi sull’affitto una dichiarazione del proprietario dell’abitazione affittata alla famiglia richiedente con la quale lo stesso si impegna a non procedere con un eventuale sfratto, rappresenta dunque un passaggio importante anche per evitare che qualche furbetto possa approfittare del bando per incassare il contributo e spenderlo a piacimento ma senza saldare i canoni arretrati. Considerando che il contributo massimo concedibile è di 1.200 euro a famiglia. Il proprietario dell’alloggio dovrà sottoscrivere una dichiarazione formale per certificare il debito del nucleo familiare in questione, al 30 aprile scorso, relativo a canoni o spese condominali non pagati. Contestualmente, il proprietario dichiarerà di accettare il pagamento direttamente da parte del Comune dell’importo dovuto dal locatario finalizzato a sanare del tutto o in parte il debito maturato e, soprattutto, di rinunciare all’esecuzione del provvedimento di rilascio dell’immobile da parte dell’inquilino. Nel caso in cui il contributo comunale non arrivi a saldare l’intero debito, lo stesso proprietario si assumerà l’impegno di concordare con il locatario un piano di rientro rateale dell’importo debitorio residuo.

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