panorama Ascoli dall'AnnunziataAscoli si appresta a diventare la città dei mille cantieri, tra quelli per la ricostruzione post terremoto e quelli in arrivo per il superbonus col 110%. Una situazione che sicuramente rappresenta un segnale importante in prospettiva, ovvero a medio termine, anche per il ripopolamento e la riqualificazione dell’immagine della città, ma che parallelamente crea, in questa fase, inevitabili disagi su vari fronti, dal problema parcheggi a quello dell’occupazione suolo pubblico. Problemi per i quali l’Arengo sta cercando soluzioni provvisorie per tamponare l’emergenza.

“Siamo una delle città d’Italia con il maggior numero di richieste per l’ecobonus – spiega il sindaco Fioravanti – e i nostri uffici stanno lavorando alacremente su questo fronte, considerando anche la presenza dei cantieri per il sisma. Stiamo facendo tutto il possibile per sbloccare gli interventi e al tempo stesso per attenuare gli inevitabili disagi”. “In linea con gli indirizzi del documento programmatico – spiega il vice sindaco con delega all’Urbanistica, Silvestri – i nostri tecnici, dal dirigente Galanti a tutti i collaboratori, stanno  svolgendo una grandissima mole di lavoro per consentire di sbloccare tutti questi cantieri che rappresentano comunque un’opportunità importante sia per il ripopolamento della città. Stiamo accelerando al massimo i tempi, con una media di 3- 4 mesi a pratica rispetto ai 7-8 mesi delle altre città”.

Eloquenti in tal senso sono i dati forniti proprio dal dirigente, Ugo Galanti, che coordina i tecnici comunali sia per la ricostruzione che per gli interventi per il superbonus al 110%, con uno scenario di oltre mille potenziali cantieri in arrivo, ma con una percentuale non trascurabile di pratiche, intorno al 30-40% che, in realtà, potrebbero arenarsi per la presenza di difformità o abusi edilizi non sanabili. “Per la ricostruzione – spiega Galanti – le pratiche finora istruite sono 808 (di cui 68 finora nel 2021), tra cui anche quelle di cantieri già aperti. Ma se ne attendono almeno altre 400 nei prossimi mesi. A queste si sommano a circa 300 pratiche per l’ecobonus, considerando che in oltre l’80% dei casi si è in presenza di difformità edilizie che rallentano le procedure”. Nello specifico,   le segnalazioni di inizio attività presentate nel 2021 tra gennaio e lo scorso 22 maggio (quasi tutte per il superbonus) sono state 290. Ovvero il 111,60% in più rispetto allo stesso periodo del 2020. Ma soprattutto, ben 950 (il 2.694,11% in più rispetto al 2020) sono state, sempre tra gennaio e il 22 maggio, le richieste di accesso agli atti, necessarie per verificare la presenza di eventuali difformità o abusi edilizi per poter poi procedere con le pratiche per il superbonus.

 

 

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