Le famiglie ascolane sfollate a causa del terremoto, continuano a preferire il contributo di autonoma sistemazione (Cas): nessun nucleo familiare costretto ad abbandonare l’abitazione inagibile per il terremoto ha manifestato interesse ad ottenere un eventuale alloggio popolare temporaneo in comodato d’uso gratuito al posto del contributo di autonoma sistemazione. E’ caduta nel vuoto, quindi, la ricognizione disposta dalla Regione attraverso l’Arengo (così come per gli altri Comuni delle zone colpite dal sisma) per verificare l’eventuale necessità di qualcuno di ottenere un’abitazione provvisoria in attesa del rientro nel proprio appartamento una volta conclusi i lavori di sistemazione. Un segnale che può essere considerato positivo se si vede come il fatto che tutte le famiglie ascolane costrette a lasciare l’abitazione, per consentire gli interventi di riparazione dei danni subiti, hanno già trovato una soluzione alternativa utilizzando proprio il canone di sistemazione autonoma mensile per pagare l’affitto. Uno scenario prevedibile, considerando che molte persone ormai da tempo si sono dovute trasferire. Secondo un aggiornamento allo scorso mese di aprile, sono ancora 714 le famiglie che percepiscono il contributo di autonoma sistemazione, per complessive 1.585 persone che vivono in soluzioni abitative temporanee.