Arriva il via libera dal consiglio comunale di Ascoli per l’inserimento del Piano di rivitalizzazione e di ripopolamento del centro storico – che prevede investimenti potenziali, tra pubblico e privato, per complessivi 120 milioni di euro – all’interno del Dup (il documento programmatico dell’Arengo). Una scelta ufficiale, dunque, che ha visto il voto favorevole delle forze politiche presenti ad eccezione di Pd, M5s e Ascolto e partecipazione che hanno scelto di astenersi.
Di fatto, con il voto favorevole del consiglio comunale, il maxi-progetto – che punta sull’housing sociale e la creazione di 3 aree di sviluppo culturali, ambientali-turistiche e di formazione, servizi e ricerca per creare nuova occupazione – è ora stato inserito formalmente all’interno del documento programmatico comunale. Questo significa, secondo quanto già confermato dal sindaco Fioravanti, che l’Amministrazione comunale intende perseguire gli obiettivi prefissati sia qualora si riuscisse ad ottenere i finanziamenti governativi attraverso il Programma nazionale per la qualità dell’abitare sia nel caso in cui si dovesse rendersi necessario intercettare altri finanziamenti tra cui a esempio quelli del Recovery fund. Il progetto di rivitalizzazione del centro storico ascolano, denominato “Forme dell’abitare”, come già detto, si impernia su tre ambiti vocazionali in altrettante aree, tutte con l’elemento portante degli alloggi sociali, a canoni calmierati, per riportare abitanti in centro.
Nel corso della seduta consiliare è stato approvato anche l’atto di adesione al “manifesto” per la realizzazione della Ferrovia Salaria, di cui il sindaco è stato promotore, ma anche in questo caso c’è stata l’astensione di Pd, Ascolto e partecipazione e Movimento 5 stelle. Mentre sulla questione del biodigestore, sempre dai banchi dell’opposizione, il capogruppo del Pd Ameli ha puntato l’indice sul presidente della Provincia e su tutti i sindaci per non aver definito un Piano d’ambito.