Concluso il primo ciclo di trattamenti preventivi su tutte le palme comunali del genere Phoenix (canariensis e dactilyfera), per contrastare la diffusione del Punteruolo rosso nel periodo della sua maggiore attività biologica.
Come anticipato nei giorni scorsi, l’operazione comprendeva anche il primo trattamento sperimentale in endoterapia su 20 palme del lungomare. Ogni esemplare è stato identificato con numerazione sul tronco. Il programma sperimentale prevede cinque interventi, eseguiti mediante iniezioni al tronco, all’interno del quale sono state preventivamente inserite cannule forate, che consentono il rilascio del principio attivo: “Con questo sistema – precisa la responsabile del servizio Ambiente, Elisa Mauro – per effetto della capillarità vascolare, la soluzione a base di acqua e fitofarmaco raggiunge l’apice, ovvero la zona maggiormente colpita dal parassita”.
La cura sperimentale è realizzata in collaborazione con la ditta PBE Srl di Grottammare, per la fornitura del materiale occorrente, e con la ditta Nico Green di Bacchetta Niccolò, per l’esecuzione dei trattamenti. Il costo totale della sperimentazione è di € 2.562.
La stessa ditta Nico Green è stata incaricata anche di eseguire i trattamenti “convenzionali” sulle restanti palme mediante il sistema per aspersione. In questo caso, è stato utilizzato il principio attivo Fosmet, recentemente autorizzato (21 maggio 2021, al posto del principio a base di piretro), formulato per una maggiore persistenza e per essere piùefficace nel controllo delle larve del parassita.
“La sperimentazione sulle venti palme ci fa ben sperare – dichiara l’assessore Alessandra Biocca – l’intento è di combattere i parassiti che vivono per una parte del ciclo vitale all’interno del tronco della pianta, luogo particolarmente protetto e difficilmente permeabile dai normali insetticidi in commercio. Il sistema di endoterapia garantisce la permeabilità del formulato all’interno del tronco raggiungendo così il parassita e devitalizzandolo. Con il trattamento delle restanti palme, utilizzando la nuova molecola certificata dal Ministero dell’Ambiente, saremo in grado di testare l’efficacia di entrambe le terapie, garantendo al tempo stesso prevenzione e monitoraggio costante contro il punteruolo rosso”.