Nella serata di ieri, gli agenti delle volanti di San Benedetto del Tronto, durante l’attività di controllo del territorio, in una via di Porto d’Ascoli, notavano la presenza di numerose persone in strada in stato di agitazione ed un uomo di grossa corporatura in evidente stato di alterazione.
Gli operatori intervenivano prontamente per cercare di fermarlo mentre lo stesso cercava di aggredire anche la propria madre intervenuta nel tentativo di calmarlo.
L’individuo, infatti, dopo aver picchiato la moglie fino a fargli perdere i sensi e aver sfondato il portone di vetro dell’abitazione di quest’ultima, si dirigeva nell’appartamento dove erano presenti la suocera e i due figli della coppia. Gli agenti riuscivano nuovamente e con non poca fatica a fermarlo mentre questo era intento ad aprire tutte le porte in cerca dei figli nascosti che piangevano terrorizzati.
Dopo aver riportato la calma gli agenti accompagnavano l’uomo negli uffici del Commissariato dove si riusciva a ricostruire l’accaduto. In serata l’uomo aveva avuto l’ennesima discussione con la ex moglie sugli orari di affidamento dei figli e in calce all’acceso diverbio si scatenava con violenza nei confronti della donna, picchiandola fino a farla svenire e aggredendo anche la suocera intervenuta a difesa della figlia. Il medesimo poi cercava di accedere all’appartamento dove si trovavano i bambini,devastando tutto quello che trovava sul percorso, nell’intento evidente di portarli via con se.
Solo il tempestivo e provvidenziale intervento del Personale della Poliza di Stato evitava che la situazione degenerasse in uno dei troppi, tragici fatti che poteva avere luogo e di cui la cronaca ormai ce ne rammenta la frequenza.
La Polizia di Stato della Provincia di Ascoli Piceno ha da tempo attivato tutte le procedeure per il c.d. “codice rosso” ed è sempre attiva con tutti i suoi uffici sul territorio per la gestione delle problematiche relative alle violenze di genere e domestiche in generale, specie con il personale del controllo del territorio che, come in questo caso, è il primo ad intervenire.
L’autore delle violenze, S.M. di 32 anni residente a S. Benedetto del Tronto, veniva tratto in arresto e associato a disposizione del P.M. della competente Procura della Repubblica presso la casa Circondariale di Ascoli Piceno, in quanto ritenuto responsabili dei reati di violazione di domicilio, lesioni personali, danneggiamento e resistenza a P.U.;
Il Questore della Provincia di Ascoli Piceno nella circostanza ha ricordato che in quasi due anni divigenza del c.d. “codice rosso”, che ha introdotto
nuovi reati e ha perfezionato i meccanismi di tutela delle vittime di violenza domestica e di genere, la Polizia di Stato ha da tempo realizzato un format sull’andamento dei delitti.
L’obiettivo è quello di fornire un’analisi specifica dei dati disponibili provenienti da tutte le forze di polizia perché “Ogni strategia complessa, che risente peraltro di retaggi culturali completamente superati, di stereotipi e pregiudizi, deve fondarsi su di un’approfondita conoscenza delle problematiche, basata su di un solido patrimonio informativo”, come ha tenuto a precisare a tal proposito il Prefetto Vittorio Rizzi, vice capo della Polizia e direttore Centrale della polizia criminale.
Dall’analisi dei dati dei quattro delitti di nuova introduzione, quello che ha fatto registrare più violazioni con 1.741 casi, spesso sfociato in condotte violente nei confronti delle vittime, è l’inosservanza di quei provvedimenti che riguardano la vicinanza e i luoghi frequentati dalla persona offesa. Le regioni dove si sono verificate più violazioni sono la Sicilia, il Lazio ed il Piemonte.
Dal lato degli interventi con provvedimenti amministrativi in materia di violenza di genere, nel periodo 1° gennaio-31 dicembre 2020, i questori hanno emanato 1.100 ammonimenti per stalking, 976 per violenza domestica e oltre 400provvedimenti di allontanamento d’urgenza dalla casa familiare.
Per quanto riguarda gli omicidi, nei primi nove mesi del 2020 si è registrato purtroppo un aumento delle vittime rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, con 88 donne uccise a fronte di 82 del 2019.
I moventi più ricorrenti dei femminicidi sono la lite e i motivi passionali.
La fascia di età delle vittime va dai 31 ai 44 anni così come quella degli autori dei diversi reati. E’ quindi assolutamente necessario coinvolgere le Forze di Polizia e gli altri Enti a ciò preposti sin dalle prime avvisaglie in cui la violenza, di ogni tipo, emerge nel rapporto di coppia. Siamo attenti ai cosiddetti reati spia, vale a dire a tutti quei delitti che sono indicatori di violenza di genere (come i maltrattamenti in famiglia, lo stalking, la violenza sessuale), per concludersi con il più tragico dei dati rappresentato dagli omicidi di donne in cui viene evidenziato il movente ed il modus operandi.
Siamo quindi sempre a disposizioni dei cittadini e vicini ai più deboli, ricorda il Questore, nessuno deve avere paura o timore di coinvolgerci per sentirsi tutelati e rassiucurati.