E’ legata ad un cluster di 16 persone, contagiate durante una festa in uno stabilimento balenare di San Benedetto del Tronto l’impennata di casi positivi, arrivati a 46 nell’ultima giornata nelle Marche.
“L’aumento per ora è circoscritto alla provincia di Ascoli Piceno, dove sono stati registrati 27 casi – dice all’ANSA il direttore dell’Osservatorio Epidemiologico regionale Marco Pompili -, mentre nelle altre province l’incidenza è rimasta la stessa. Da ieri abbiamo notato un ‘rimbalzo’ di contagi in quella provincia. Abbiamo individuato 2 cluster: una famiglia di 3 persone a Montefiore dell’Aso e quello di San Benedetto del Tronto, sinora di 16 persone che avevano partecipato ad una festa”. In corso il tracciamento su un centinaio di persone presenti all’evento, “alcune vaccinate, altre no. Le prime sono risultate negative. I 16 positivi sono giovani e paucisintomatici. Ma ne potrebbero venire fuori altri”. Su 46 nuovi nelle Marche, ci sono 31 giovani: “16 positivi nella fascia 15-19 anni, 10 casi in quella 20-24 anni, 5 casi in quella 25-29”. “Sono le tre fasce che hanno l’incidenza maggiore – aggiunge Pompili -. La cosa preoccupante è che hanno una alta carica virale, significa che c’è una situazione di trasmissibilità importante. Quindi – sottolinea – significa che bisogna stare attenti, rispettare le regole anti covid, evitare le situazioni di affollamento, tenendo anche presente che nelle Marche nella fascia under 30 i vaccinati sono il 20%”. L’alta carica virale, sempre secondo Pompili, “sicuramene può essere correlata alla variante Delta”, che ha fatto la sua comparsa qualche giorno fa nella regione con una manciata di casi.
Insomma “i tempi non sono maturi per abbassare l’attenzione, è un momento delicato di transizione, bisogna tenere la guardia alta”.