Grazie al bonus di 500 euro concesso dall’Arengo, saranno 119 le attività commerciali e partite iva in genere che potranno scalare i propri debiti fiscali col Comune. In totale, su 467 domande presentate nei mesi scorsi, dopo l’uscita del bando, 330 titolari di partita iva hanno già beneficiatbanconote-e-monete-soldio del sostegno economico dell’ente, nel pieno rispetto dei parametri richiesti per poter essere ammessi. Intanto sono in fase di verifica le posizioni di altri 91 titolari di partita iva che hanno presentato la richiesta, mentre sono 46 le domande non ammesse di cui 5 perché arrivate fuori dai termini e altre 41 rigettate per  mancanza dei requisiti richiesti.

 

Il report dell’Arengo riguardo l’operazione bonus – inserito nel resoconto degli obiettivi raggiunti – conferma come l’iniziativa abbia comunque avuto una funzione utile sul fronte dei debiti fiscali pregressi di attività e titolari di partita iva sul territorio comunale.  Infatti, alla fine, sulle 467 domande pervenute per ottenere il sostegno economico una tantum di 500 euro, sono state riscontrate 119 posizioni debitorie dei titolari di attività nei confronti del Comune. E, dopo procedure anche di convocazione dei contribuenti per aderire alla possibilità della compensazione utilizzando proprio il bonus per ridurre o cancellare i debiti in essere fino al 31 dicembre 2019, si è partiti con le procedure: 28 procedure sono già state evase con provvedimenti di adesione o di ravvedimento e tra queste in 18 casi si è proceduto alla compensazione. L’effetto bonus, dunque, si sta rivelando duplice: da un lato gli operatori economici che hanno avuto un aiuto sia attraverso un sostegno monetario (al momento 330) che attraverso la cancellazione di un debito, si è affiancata anche  la migliorata capacità di riscossione dei crediti fiscali da parte dell’ente. Come previsto dal bando dello scorso novembre.

 

E adesso, sempre sul fronte delle attività e dei liberi professionisti (oltre quelli per le famiglie) i possibili aiuti dell’Arengo potranno arrivare attraverso le riduzioni Tari, presentando esplicita richiesta entro il 31 dicembre, con decremento del 50%  per le utenze non domestiche interessate dalle chiusure obbligatorie o dalle restrizioni nell’esercizio delle rispettive attività e del 40% per titolari di partita iva  che hanno beneficiato del contributo statale a fondo perduto in quanto colpiti dall’emergenza pandemica.

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