Il Covid incide per 5 mila euro al mese, per l’Arengo, sul costo del servizio della raccolta differenziata col porta a porta. per l’attivazione di procedure speciali per il servizio di raccolta rifiuti nelle abitazioni delle persone positive al virus o in quarantena (dal ritiro dei sacchetti al successivo invio ad un inceneritore in Emilia Romagna, in 10 mesi del 2020 (da marzo a dicembre) il Comune ha dovuto spendere 52mila euro in più lo scorso anno e dovrà fare altrettanto per il 2021. Lo conferma il prospetto relativo ai costi sostenuti da Ecoinnova, società che gestisce il servizio, e confermati dall’Arengo. Si tratta, ovviamente, di misure – sulla base delle normative in materia – necessarie per la salvaguardia dei degli addetti al servizio e degli stessi utenti. Infatti, le procedure previste riguardo la raccolta differenziata durante l’emergenza Covid, si basano sull’elenco continuamente aggiornato, fornito ad Ecoinnova dal Comune, sulla base delle comunicazioni di Asur e Prefettura, e relativo alle persone positive o che sono in quarantena obbligatoria nella loro abitazione. Queste persone, da marzo ad oggi, vengono puntualmente contattate da un operatore di Ecoinnova che poi provvede alla consegna di un kit specifico per il conferimento dei rifiuti, consistente in una dotazione specifica di sacchi pesanti per l’indifferenziata e una fornitura di nastro isolante. Le persone positive o in quarantena possono quindi utilizzare questi sacchi per tutte le tipologie di rifiuti, senza differenziare, e poi devono chiuderli bene e sigillarli con il nastro fornito. Dopodiché, ogni 3 o 5 giorni, un incaricato li contatta per comunicare il giorno e l’ora in cui si passerà a raccogliere il sacco o i sacchi in modo che il cittadino possa depositarli in strada nell’orario convenuto. Tutti i rifiuti conferiti secondo queste modalità finiscono in un inceneritore a Coriano, in Emilia Romagna.