Indagine su presunte corruzioni, sospeso dirigente della Provincia

L’amministrazione provinciale di Ascoli ha adottato un provvedimento di autotutela sospendendo dal proprio incarico un dirigente finito al centro di una inchiesta della Procura di Ascoli che sta indagando su presunti episodi di corruzione. La determina,  firmata dal segretario generale della Provincia, è stata pubblicata nei giorni scorsi sull’albo pretorio  e riporta le motivazioni che hanno indotto a procedere con la sospensione cautelare del dipendente nei confronti del quale già in un primo momento era stato adottato il principio di rotazione degli incarichi è assegnato ad al altro ufficio. Il segretario generale della Provincia ha pertato disposto la sospensione del dirigente anche dallo stipendio, sebbene verrà comunque garantito un assegno alimentare per tutto il periodo di allontamento dal posto di lavoro in attesa che l’inchiesta giudiziaria faccia il suo corso e chiarisca definitivamente la posizione del dipendente. Tra le motivazione addotte per la sospensione, secondo quanto si legge nella determina,  si evidenzia che «la condotta presuntivamente tenuta dal dirigente e per la quale si trova soggetto di apposito avviso di garanzia, laddove accertata, esprimerebbe un modus operandi del dirigente violativa dei valori di buon andamento ed imparzialità» ed, inoltre, a motivare il provvedimento c’è anche il fatto che «il diretto collegamento dei fatti contestati con il rapporto di lavoro o all’incarico svolto, importi ulteriori ragioni di pubblico interesse connesse alla tutela dell’immagine di questa Provincia che vanno prioritariamente salvaguardate». Nel provvedimento di autotela, infine, si sostiene anche che «per il procedimento penale in questione, la natura corruttiva dei fatti contestati è tale da comportare, se accertata, anche all’indomani dell’applicazione della misura specifica della rotazione dell’incarico, l’applicazione della sanzione disciplinare del licenziamento».