Nelle farmacie marchigiane “negli ultimi 20 giorni (tra la seconda quindicina di settembre e la prima settimana di ottobre) sono stati inoculate nelle 125 farmacie marchigiane coinvolte, più di 5mila dosi superando oltre 29mila vaccini”. Lo fa sapere Andrea Avitabile, presidente di Federfarma Marche, grazie anche al servizio epidemiologico della Regione: “le farmacie sono scese in campo per la vaccinazione anti-Covid con una particolare attenzione a favorire il cittadino ed avvicinarne sempre più”. L’obiettivo di somministrazioni settimanali è stato superato, informa “tanto che l’assessore Saltamartini, in queste ore, ha autorizzato le farmacie a procedere alla somministrazione della terza dose, rivolta ai soggetti indicati dalle norme in vigore e, in seguito, anche alle altre fasce di età che verranno indicate dall’autorità centrale”. Il nuovo provvedimento dell’Agenzia Sanitaria Regionale “dispone che le farmacie provvedano anche alla somministrazione della 2/a dose di vaccino per i soggetti impossibilitati a recarsi presso i centri vaccinali. “Utilizzeremo il vaccino di BioNTech-Pfizer – riferisce ancora Avitabile – seguendo la procedura del portale di Poste Italiane con la prenotazione diretta in farmacia del cittadino, sarà sempre Codin Marche a gestire la distribuzione”.
Oltre che su fronte vaccini c’è soddisfazione per i tamponi, attività di screening che nei prossimi giorni avrà una ulteriore accelerazione conseguente degli obblighi di Green pass: Marco Meconi, delegato alle farmacie rurali e vice presidente di Federfarma Marche informa che “negli ultimi 20 giorni sono stati eseguiti oltre 25mila tamponi, le farmacie stanno assolvendo con professionalità al compito; dal 15 maggio ad oggi si è vicini ai 160mila tamponi”. “Credo siano da ringraziare per l’azione svolta, le farmacie rurali, in grado di erogare servizi di qualità nelle aree più lontane dalle strutture sanitarie”. Avitabile concorda che “la vaccinazione anti-Covid e l’esecuzione del tampone, in farmacia hanno riscosso un positivo consenso: se i cittadini possono scegliere, hanno più facilità a vaccinarsi dal farmacista di fiducia, per capillarità, accessibilità, confidenza, rapporto personale”.