F4437672-BAF2-4E59-BE24-9AFA06180A0BSaranno finanziati 80 progetti nei settori dell’artigianato e turismo, commercio, servizi ed edilizia, nel segno della migliore tradizione del made in Italy

Incentivare la cultura dell’imprenditorialità nel segno della migliore tradizione del made in Italy: questo l’obiettivo dell’Avviso pubblico emanato prima dell’estate a sostegno della creazione di nuove realtà produttive e di servizio nell’area di crisi industriale complessa Piceno Val Vibrata che proprio stamani ha visto la pubblicazione della graduatoria finale, con l’ammissione a finanziamento di 80 progetti. La composizione settoriale è eterogenea: artigianato e turismo, commercio, servizi ed edilizia.

Come sempre per bandi analoghi, elevato l’interesse dei disoccupati, soprattutto giovani, che hanno risposto con 175 domande di contributo a fronte di una dotazione di risorse pari a euro 1,5 milioni, con la possibilità di beneficiare di un contributo a fondo perduto di importo compreso tra 15.000,00 e 35.000,00 in regime “de minimis”.

“Anche i disoccupati del territorio Piceno – sottolinea l’assessore alle Aree di crisi industriale, Guido Castelli – hanno potuto beneficiare dei fondi di questo ultimo scorcio della programmazione europea 2014/2020 per entrare nel mondo del lavoro e intraprendere la strada dell’autoimprenditorialità, grazie alla decisione della Giunta regionale di svincolare le risorse dedicate nell’Accordo di programma che ancora oggi sconta a livello ministeriale un ritardo di oltre un anno per la sottoscrizione della sua proroga e rimodulazione. Incoraggiando la cultura del ‘mettersi in proprio’, questa misura offre la possibilità di coniugare i benefici sociali della creazione di nuova occupazione con quelli del rilancio e della crescita economica, ancor più in un’area come quella del Piceno che sconta tuttora gli effetti di una perdurante crisi, acuita prima dal sisma e poi dall’emergenza Covid. Un territorio che ha bisogno di diversificazione delle attività nel segno della valorizzazione delle potenzialità locali. Il successo registrato con questo Avviso, che ci ha obbligato ad una chiusura già dopo la prima finestra, suggerisce di riproporre la misura anche nel nuovo ciclo di programmazione dei fondi europei 2021/2027, individuando, dove necessario, dei correttivi e delle misure integrative tese a renderla ancora più aderente ai bisogni che emergono nelle prime fasi dell’attività”.

Sulla stessa linea anche l’assessore al Lavoro, Stefano Aguzzi. “Siamo molto soddisfatti dei risultati conseguiti con questa importante politica attiva che mira a dare nuova linfa al sistema produttivo, creando nuove opportunità di lavoro. Il rapporto di monitoraggio e analisi realizzato di recente dall’Osservatorio del mercato del lavoro ha evidenziato che, a fronte di 818 nuove imprese finanziate negli ultimi anni, sono stati creati quasi 1800 nuovi posti di lavoro e che, a tre anni dalla costituzione delle attività avviate nel 2017, il 94% risulta ancora attivo. Da questi dati dobbiamo partire per definire una strategia di accompagnamento alle start up ancora più integrata. Trasformare un’idea d’impresa in un concreto progetto imprenditoriale non è un percorso semplice, e va sostenuto da questa Amministrazione con tutti gli strumenti possibili per rimuovere gli ostacoli di tipo economico, finanziario e amministrativo che spesso i giovani incontrano sulla loro strada”.

Successivamente all’approvazione della graduatoria, la Struttura regionale competente provvederà all’impegno dei fondi, una volta che i soggetti beneficiari avranno presentato la formale accettazione del contributo e la documentazione atta a dimostrare l’avvenuta costituzione dell’impresa.

La graduatoria dei progetti e ogni altra informazione relativa all’Avviso sono consultabili al seguente link:

https://www.regione.marche.it/Regione-Utile/Lavoro-e-Formazione-Professionale/Creazione-d-impresa#Creazione-d’impresa-2021

 

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