“C’è stupore e rabbia tra i cittadini delle zone terremotate – si legge in un comunicato del sindacato Ugl – si vedono arrivare 4 cartelle esattoriali da parte dell’Agenzia delle entrate e riscossione. Si tratta del “balzello” del consorzio di Bonifica Marche; tutte insieme a moratoria terminata. I cittadini di Arquata, Acquasanta, Montegallo, Roccafluvione e poi giù sino a Castel di lama, Castorano, Castignano stanno ricevendo in questi giorni notifiche cumulate di pagamento della Tassa di Bonifica; e si chiedono con indignazione cosa mai il Consorzio di Bonifica Marche ha fatto, prima e dopo il terremoto, su zone toccate drammaticamente da lutti e rovine. Anche i sindaci, sicuramente già presi da problemi acuti di ritardi e ricostruzioni, dovrebbero far sentire la loro voce a difesa dei cittadini “rapinati” dal Consorzio di Bonifica Marche. Togliere il “balzello” di bonifica ai cittadini delle zone terremotate è atto dovuto. Il Comitato “No Tassa Bonifica ValTronto Valdaso” si è messo già a disposizione dei cittadini, con l’avvocato Fabio Luzi, per ricorrere dinanzi alla Commissione Tributaria di Ascoli contro l’ assurdo ed illegittimo balzello di bonifica. Molti ricorsi di cittadini di aree terremotate sono già stati inoltrati”.