Gli assessori regionali Giorgia Latini e Guido Castelli ad Ascoli hanno fatto il quadro della situazione per il Piceno, a 12 mesi dall’insediamento in Regione. “Abbiamo messo in campo tante azioni virtuose in questi mesi. – dichiara l’assessore Giorgia Latini – Siamo oggi qui ad Ascoli, per testimoniare il nostro lavoro nel Piceno. Cultura, istruzione, scuola e università, sport, politiche giovanili, terzo settore: oltre 8 milioni di euro per il territorio piceno. E tanti fatti concreti. Dai quasi 250 mila euro di contributi per le mostre, ai 700 mila per eventi e festival, agli oltre 2 milioni per le imprese culturali creative. Oppure un milione di euro per sistemi di ventilazione meccanica controllata nelle scuole, gli oltre 800 mila euro per l’acquisto dei sanificatori dell’aria per le aule scolastiche, i contributi per la promozione delle attività sportive delle persone diversamente abili per più di 70 mila euro, il sostegno all’apertura delle sedi dei corsi universitari ad Ascoli di Fisioterapia e Sistemi Agricoli Innovativi, il “Bando Aggregazione” per promuovere forme di aggregazione giovanile ad associazioni e partenariati beneficiari di oltre 83 mila euro. Tanto altro è stato fatto, tanto resta da fare. Il mio impegno parte da qui”. “Tutto ciò che abbiamo fatto è frutto di un’azione coordinata con il territorio e le categorie, abbiamo solo pensato agli interessi della comunità, senza fare figli e figliastri – spiega Castelli -. All’inizio ci siamo messi in posizione di ascolto, poi siamo passati ai fatti. E ne abbiamo fatti molti. L’obiettivo è da sempre quello di scongiurare l’isolamento dal resto delle Marche che per anni ha contraddistinto il Piceno. Per questo continueremo a impegnarci col massimo sforzo in settori come lavoro, infrastrutture, trasporti, con uno sguardo speciale a tutta l’area cratere, che ha necessaria urgenza di ripartire. Alla base di tutto questo percorso c’è un’ottica sinergica di confronto tra tutti gli assessorati e, soprattutto, con il presidente Acquaroli, oggi impegnato a Bari per parlare dello sviluppo dell’adriatico con gli altri governatori»