Obiettivo semplificazione, da raggiungere senza ulteriori complicazioni che rischierebbero di limitare l’offerta nel mercato della riqualificazione edilizia.
È quanto afferma CNA Costruzioni manifestando forte preoccupazione e contrarietà rispetto ad alcune proposte che mirano a cambiare nuovamente le regole del gioco in corso d’opera, innalzando i livelli di qualificazione per gli interventi di riqualificazione e prendendo a riferimento il sistema di certificazione obbligatoria per la partecipazione a gare d’appalto SOA.
Meccanismi che storicamente si sono sempre mal conciliati con il mondo delle piccole e medie imprese, rappresentando piuttosto elemento di allontanamento dai mercati di riferimento, e che se applicati rischiano oggi di produrre una pericolosissima restrizione dell’offerta nel settore della riqualificazione, anche nel Piceno.
Risulta inoltre pretestuoso indicare l’adozione del sistema di qualificazione SOA come garanzia per arginare episodi di frodi e imbrogli, evidenziando in maniera tendenziosa come certi fenomeni siano da ricercare nel mondo della piccola e media impresa.
I diversi adempimenti introdotti finora – come ad esempio visti di conformità, prezzari e limiti di spesa – risultano peraltro sufficienti elementi di garanzia e di controllo del mercato, nell’ambito del quale anche il recentissimo Decreto Antifrodi, nonostante alcuni aspetti da migliorare per scongiurare il blocco delle attività, è già intervenuto in maniera condivisibile nelle finalità e negli obiettivi.
«La sicurezza sul lavoro – dichiara Francesco Balloni, direttore della CNA di Ascoli Piceno – resta un aspetto da curare meticolosamente, ma le eccessive lungaggini burocratiche rischiano di vanificare le opportunità del Superbonus 110%, con una serie di disagi provocati sia alle imprese che agli utenti finali. È necessario garantire la possibilità di effettuare cessione del credito e mantenere lo sconto in fattura, strumenti indispensabili affinché le imprese aggancino i bonus e per il corretto sviluppo dell’intera filiera».
Un’esigenza di semplificazione avvertita sia a livello nazionale che sul territorio, con il presidente CNA Costruzioni Ascoli Piceno Emidio Bernardini a farsi portavoce delle istanze degli addetti ai lavori del Piceno. «L’inserimento di nuovi parametri – sostiene – potrebbe compromettere la ripresa del settore edile, già alle prese con una forte domanda che in alcuni casi impedisce alle imprese di portare a termine in tempo utile gli impegni presi, costringendo di fatto i contribuenti a rinunciare alle agevolazioni».