Dopo mesi di proteste, i rappresentanti delle quattro sigle sindacali maggiormente rappresentative degli agenti di polizia penitenziaria in servizio al carcere di Marino del Tronto – Sappe, Sinappe, Uspp e Osapp – che nello scorso mese di giugno avevano organizzato una manifestazione all’esterno della casa circondariale di Ascoli per denunciare le difficoltà in cui il personale in servizio è costretto a lavorare, hanno finalmente ottenuto l’incontro con il provveditore regionale dell’Emilia Romagna e Marche, Gloria Manzelli, al quale è stato rappresentato il disagio degli agenti che nell’ultimo anno hanno subito frequenti e pericolose aggressioni da parte dei detenuti ed anche le condizioni lavorative e i turni massacranti che il personale ha dovuto subire durante l’estate. Una situazione aggravata dai difficili rapporti con il comandante del quale hanno chiesto l’avvocendamento. Inoltre, i rappresentanti sindacali hanno evidenziato anche le carenze perr quanto riguarda il “benessere del personale di Polizia penitenziaria” all’interno del carcere di Ascoli dove manca uno spaccio per gli agenti ed è sprovvista di una palestra per il personale. Nel corso del confronto, pertanto, è stato chiesto al provveditore un intervento risolutivo e tempistivo per colmare le lacune lamentate. Fino a quel momento, pertanto, Sappe, Sinappe, Uspp e Osapp hanno deciso di interrompere ogni tipo di relazione sindacale.