Leo Crocetti geometri  Ricostruzione post-sima e Superbonus 110%: “necessario eliminare le lungaggini burocratiche” è quanto sottolinea Leo Crocetti presidente del Collegio Geometri e G.L. di Ascoli. «Le attività edilizie e commerciali, l’elettorato e le professioni, attendono ormai da molto tempo che si verifichi una svolta decisiva per ridare all’intero territorio marchigiano e non solo, una parvenza di recupero con una ricostruzione veloce e non bloccata da tantissimi provvedimenti burocratici che di fatto hanno rallentato il lavoro di ricostruzione del nostro territorio. In una recente riunione svoltasi ad Ascoli il presidente della Regione Francesco Acquaroli infatti ha dichiarato di spendere subito e bene le risorse, per rendere competitivo un territorio e per restituire normalità e speranza al cratere sismico costretto da ormai cinque anni a vivere in emergenza senza riuscire a programmare quotidianità e futuro».

«Questo concetto infatti è alla base di tutta la discussione che si sta facendo in tutte le sedi istituzionali anche per sfruttare al meglio le opportunità che arriveranno con il PNRR”, prosegue Crocetti. Su questa linea si stanno muovendo da molti mesi anche gli Ordini Professionali, spesso trascurati nei tavoli di concertazione dove si discute della ricostruzione nelle aree terremotate oltre ai lavori previsti dal Superbonus 110%. e quindi del credito d’imposta. Per avere risultati concreti occorre lavorare in “squadra” unendo le forze pubbliche con quelle ordinistiche in quanto questo porterà sicuramente ad una soluzione con relativa e sollecita approvazione delle progettazioni legate al territorio».

«In pratica occorre un programma serio e coordinato – conclude il presidente del Collegio Geometri di Ascoli – per sfruttare al meglio tutte le risorse che vengono offerte dall’Europa, ma occorre far presto e snellire, se non eliminare, la burocrazia che fino ad ora ha recitato la parte del leone bloccando in parte sul nascere tante iniziative e rallentandole che invece potevano e dovevano essere approvate immediatamente. Noi tecnici ci siamo, chiediamo soltanto di lavorare in serenità senza dipendere dalle opprimenti scadenze che vengono concesse con il contagocce. Chiediamo alle istituzioni di farsi carico di una programmazione a medio e lungo termine permettendo a tutte le parti in causa, quindi privati, tecnici ed imprese, di organizzarsi sia con i lavori sia con l’approvvigionamento dei materiali da costruzione, per evitare gli aumenti dei costi, per realizzare le opere progettate.

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