Presso il salone “De Carolis” della Prefettura di Ascoli Piceno, si è svolta una riunione del Consiglio territoriale per l’immigrazione – presieduta dal Prefetto Carlo De Rogatis, coadiuvato dal Viceprefetto Vicario Gaetano Tufariello e dal Capo di Gabinetto Carmelo Trattaro – nell’ambito della quale sono state esaminate le diverse problematiche connesse alla presenza di migranti sul territorio provinciale.
Preliminarmente, sono stati illustrati i dati dell’accoglienza a livello provinciale e le modalità della gestione affidata agli enti che sono risultati aggiudicatari all’esito della procedura di gara giunta, di recente, a conclusione.
Un ampio focus è stato, poi, dedicato alle iniziative concernenti l’inclusione lavorativa dei migranti, che costituisce una tappa fondamentale del percorso di integrazione sociale e culturale. In tale contesto, alcuni enti che operano nel settore dell’accoglienza dei migranti hanno illustrato le significate attività per la formazione professionale e linguistica dei migranti e il successivo inserimento nel mondo del lavoro. È stato, inoltre, dato atto dei risultati raggiunti dalla Prefettura in tale ambito, mediante l’avvio di mirate azioni finalizzate a favorire l’integrazione lavorativa dei migranti accolti nei centri di accoglienza straordinaria della provincia, soprattutto a fronte delle crescenti esigenze di manodopera manifestate dai datori di lavoro. In particolare, la Prefettura chiede ai gestori dei centri di predisporre sintetiche schede personali dei migranti, che sono poi fornite agli operatori economici interessati al fine di valutarne la possibilità di assunzione. Nel corrente anno, numerosi sono stati i migranti assunti, alcuni anche con contratto a tempo indeterminato.
A fronte dei positivi risultati così raggiunti, si è deciso di dare ulteriore impulso a tale attività, nella consapevolezza, condivisa dai presenti, che il lavoro rappresenti il principale strumento per assicurare la tutela della dignità del migrante e la sua crescita civile e sociale.
A tale scopo, come anche auspicato dagli esponenti delle categorie produttive, i gestori dei Centri di accoglienza sono stati sensibilizzati a prestare attenzione ad alcuni servizi previsti dal capitolato, con particolare riferimento alla mediazione linguistica, dato che un efficace apprendimento dei rudimenti della lingua italiana può agevolare l’offerta di stage e tirocini aziendali in vista di eventuali assunzioni.
Non si è mancato di evidenziare i rischi connessi allo sfruttamento lavorativo di cittadini stranieri. Su tale fronte, è stata preannunciata l’imminente istituzione, in seno al Consiglio territoriale, di un Tavolo permanente per il contrasto del fenomeno del caporalato, in attuazione del “Protocollo d’intesa per la prevenzione e il contrasto dello sfruttamento lavorativo in agricoltura del caporalato” sottoscritto il 14 luglio scorso dal Ministero dell’Interno, del Lavoro, delle Politiche Agricole e l’Anci.
Uno specifico spazio è stato, poi, riservato alla tematica dell’accoglienza dei minori stranieri non accompagnati, richiamando l’attenzione delle amministrazioni e delle istituzioni presenti sulla necessità di una sforzo condiviso al fine di assicurare la più ampia garanzia dei diritti dei minori, mediante azioni di inclusione che ne consentano il pieno inserimento nella società.
In sintesi, anche in questa occasione, il Consiglio Territoriale dell’Immigrazione si è confermato la naturale sede di sviluppo dei livelli della governance del fenomeno migratorio, in grado di affermare la Prefettura quale riferimento centrale delle Istituzioni sul territorio anche sotto il profilo operativo.