“Le persone con disabilità sono le prime a vivere con disagio e apprensione la Pandemia. E spesso un tampone nasofaringeo può essere molto invasivo e difficile da fare. Per questo chiediamo al Sindaco Fioravanti di sollecitare l’Asur per la realizzazione di un percorso apposito di tamponi salivari destinati ai soggetti disabili del nostro territorio”.
È questa la richiesta dei Consiglieri comunali del gruppo ‘Noi di Ascoli’ Emidio Premici e Piera Seghetti al Sindaco di Ascoli Marco Fioravanti con cui si chiede una particolare tutela dei soggetti più svantaggiati del territorio in merito ai percorsi diagnostici per Covid 19.
“L’emergenza sanitaria da Covid-19, già di per sé disagevole per la comunità, è ancor più critica per i soggetti con disabilità e per loro famiglie che, nei periodi di maggior diffusione del virus come questo, vivono con incertezza e apprensione il rischio di un eventuale contagio – afferma Premici -. Le stesse persone presentano maggiore difficoltà a sottoporsi agli ordinari tamponi Covid-19 nasofaringei che per la loro invasività possono entrare in contrasto con le loro sensibilità o esigenze”. La collega Seghetti aggiunge: “La legge 126/2021 equipara l’attendibilità dei c.d. ‘tamponi salivari’ molecolari agli altri tipi di
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tamponi rapidi in farmacia e molecolari. Ma tale esame diagnostico risulta più adatto per soggetti con particolari disturbi o fragilità come le persone disabili”. Ecco, dunque, la richiesta dei due esponenti di Noi di Ascoli: “Considerato che la nostra Amministrazione è da sempre in prima con gli uffici dei Servizi sociali guidati dall’Assessore Brugni nel dimostrare una particolare e costante attenzione al mondo delle categorie fragili, chiediamo al nostro Sindaco di sollecitare nel massimo delle proprie competenze e capacità la Direzione dell’Area Vasta 5 ad istituire un percorso diagnostico con tamponi salivari dedicato ai soggetti con disabilità residenti nel territorio. Sarebbe auspicabile farlo con modalità più semplificate possibili, come ad esempio le modalità ‘drive through’, che permettano la sottoposizione del test ai disabili in condizioni di priorità rispetto agli altri utenti, nonché la possibilità di effettuare il test in autosomministrazione presso il domicilio della persona con disabilità”.
“Siamo sicuri – concludono Premici e Seghetti – che l’Amministrazione sappia ancora una volta soddisfare le esigenze e i bisogni delle fasce più deboli della popolazione ascolana”.