Proprio nel momento in cui le prime maxi bollette arrivano anche nelle case degli ascolani, si assiste ad un ritardo nell’erogazione dei contributi di autonoma sistemazione per le oltre 700 famiglie ascolane (e di quelle degli altri comuni terremotati) costrette ad abbandonare le abitazioni dichiarate inagibili per il sisma. Il problema nasce dal ritardo nella liquidazione dei fondi da parte del Dipartimento di protezione civile, con il Cas relativo allo scorso mese di dicembre, per un importo complessivo di 544mila euro, che doveva essere erogato il 25 gennaio, così da permettere ai beneficiari di poter pagare il canone di affitto degli alloggi temporanei. Ma ciò non è avvenuto proprio per i confermati ritardi da parte della Protezione civile nazionale nello sblocco delle somme. A questo punto, proprio per consentire ai beneficiari di far fronte alle spese da pagare, l’amministrazione comunale ascolana ha deciso di anticipare la somma necessaria, pari – come detto – a circa 544mila euro, per poter erogare i contributi già nei prossimi giorni. In attesa che arrivino poi i rimborsi. Questa anticipazione, quindi, consentirà alle famiglie di poter ricevere i contributi comunque in tempi stretti, senza dover attendere che si sblocchi la liquidazione da parte del Dipartimento centrale di protezione civile. In questo modo si eviteranno anche problemi per il pagamento dei canoni di affitto temporaneo da parte di chi ha dovuto lasciare la propria abitazione danneggiata dal sisma.