Il presidente dell’Ata Sergio Loggi ha convocato per oggi una riunione in videoconferenza con i sindaci dell’ambito e i gestori del servizio rifiuti per illustrare la proposta di un intervento integrato complesso, in materia di raccolta differenziata e gestione dei rifiuti urbani; la proposta progettuale è finalizzata ad attingere ai fondi del Pnrr previsti per la rivoluzione verde e la transizione ecologica. La cosiddetta “missione 2” del Recovery Plan prevede infatti cospicui investimenti destinati all’economia circolare e alla gestione dei rifiuti. Il progetto è volto in particolare al miglioramento della meccanizzazione della raccolta differenziata dei rifiuti urbani sul nostro territorio, anche attraverso l’utilizzo di modalità innovative come la realizzazione di isole ecologiche informatizzate, la riorganizzazione dei centri del riuso e altre forme di gestione avanzata dei rifiuti più vantaggiose per la salvaguardia dell’ambiente. Oltre che a raggiungere obiettivi di riciclo in linea con i nuovi target normativi, attraverso la digitalizzazione e l’innovazione tecnologica, uno degli obiettivi prioritari perseguiti dall’iniziativa è quello di contribuire alla determinazione di tariffe puntali secondo le disposizioni dettate dall’Autorità di regolazione dell’energia e dell’ambiente (Arera). “La riunione – evidenzia il presidente Loggi – costituisce un’occasione di confronto importante con i
sindaci e le società di servizio per valutare le esigenze e articolare sul territorio un progetto che, qualora intercetti le risorse del PNRR, possa determinare molteplici ricadute positive per gli utenti in termini di risparmio e di aumento della qualità del servizio”. “L’incontro organizzato – si legge in un comunicato dell’Ata – evidenzia l’attenzione del Presidente dell’Ata alla gestione dei rifiuti ed al processo di pianificazione in corso; il Piano d’Ambito adottato, che si trova attualmente nella fase di Vas (Valutazione ambientale strategica), coordina infatti le diverse iniziative nel territorio e l’intervento integrato complesso che sarà illustrato, oltreché funzionale alla partecipazione ai bandi del PNRR, ne costituisce un importante strumento operativo. In merito al Piano d’Ambito l’indirizzo dell’Ata, oltre che dover recepire le prescrizioni della Regione Marche, è quello di prestare attenzione alle istanze del territorio pervenute, prendendo in considerazione e accogliendo il più possibile, le osservazioni pervenute dai comitati ambientalisti, dalle associazioni dei cittadini, dagli enti locali e da tutti gli stakeholder del territorio. L’intento perseguito è quello di giungere, alla fine del percorso di pianificazione, ad approvare un Piano d’Ambito condiviso, concertato ed efficiente che ponga al centro delle scelte l’obiettivo strategico e prioritario di coniugare la tutela dell’ambiente e della salute con la sostenibilità economica della gestione dei rifiuti a vantaggio dell’intero ambito”.