La Regione Marche riorganizza il sistema ospedaliero dei posti letto dedicati al Covid per affrontare l’attuale fase di plateau endemico (appiattimento della curva epidemica, ndr) e garantire allo stesso tempo le altre attività sanitarie. La delibera è stata approvata oggi dalla giunta su proposta dell’assessore alla Sanità Filippo Saltamartini. “Partendo dall’analisi epidemiologica della recrudescenza della trasmissione del Sars-Cov-2 e dalle modifiche apportate dall’art. 2 del DL 34/2020 alla rete ospedaliera regionale – spiega Saltamartini -, si rende necessario rivedere la pianificazione delle attivazioni dei posti letto per la gestione del massiccio afflusso di pazienti in Pronto Soccorso, conseguenti all’evento pandemico, rispetto a quanto disposto dal precedente Piano Pandemico Regionale. Diventa fondamentale garantire tutte le attività sanitarie, non solo quelle rivolte a pazienti con bisogni assistenziali correlati alla pandemia. A supporto delle scelte organizzative, si è tenuto conto anche della necessità di mantenere attive le reti tempo dipendenti, di garantire le attività chirurgiche in ambito oncologico e della necessità di preservare alcuni posti letto con caratteristiche di isolamento per patologie altamente diffusive per via aerea (es. TBC)”. In base al nuovo provvedimento e alle indicazioni ministeriali il tetto massimo dei posti letto nelle Marche dedicati al Covid viene fissato a 354 in area medica, a 79 in terapia intensiva e a 258 in area post critica e 42 in Residenza Dorica. L’analisi previsionale sull’andamento nella nostra Regione, rileva una stima sul raggiungimento del picco epidemico nell’ultima settimana di gennaio, con una successiva fase di plateau epidemico. L’incidenza stimata in fase di plateau (calcolata secondo quanto previsto dalla nuova circolare regionale: caso positivo riconosciuto con percorso molecolare o antigenico) è pari a 25 mila casi/settimana, con una media di circa 4000 casi positivi/giorno. Analizzando l’andamento del tasso di incidenza specifico per classe di età, si rileva nelle classi di età da 6 anni a 59 anni, un tasso sopra 800 positivi su 100.000 abitanti, con un delta nella comparazione con le altre classi di età maggiore di 300 casi su 100.00 abitanti. Tassi di incidenza importanti in questa fase si osservano nelle classi di età 11-13 anni, 14- 18 anni, 25-44 anni e in modo più rilevante nella classe di età 19-24 anni. Tassi di incidenza più leggeri si registrano nei soggetti maggiori di 70 anni.