Con la mazzata delle bollette impazzite, si aggrava ulteriormente la situazione di sempre più famiglie ascolane in difficoltà. E se ancora tutto tace sul fronte governativo, in questo scenario ancora molto difficile, l’Arengo prova comunque a garantire in qualche modo un supporto alle fasce più deboli, seppur con le limitate risorse in bilancio, l’Arengo, dopo due anni di aiuti tra buoni spesa, raccolte fondi, contributi su affitti e bollette, bonus per le attività, sgravi Tari e altro ancora. prova a reiterare azioni di sostegno economico alle fasce più deboli. In tal senso, a seguito di uno specifico avviso messo a punto con l’Ambito sociale, sono state individuate due associazioni del terzo settore, Betania e Pas, che ora si occuperanno – grazie al contributo garantito di 33mila euro – di fronteggiare con aiuti economici mirati le emergenze delle famiglie in gravi difficoltà economiche contribuendo a tamponare alcune spese primarie. Una ulteriore misura-tampone che il sindaco Fioravanti e l’assessore alle politiche sociali Brugni hanno voluto e condiviso, a livello locale, dunque, in attesa di qualche risposta importante da parte del Governo. “Noi abbiamo messo il sociale sempre al primo posto, – spiega il sindaco – cercando di aiutare i più fragili, le famiglie e le attività in difficoltà ancor più durante la pandemia. Anche ora stiamo facendo ogni possibile sforzo per dare un sostegno a chi ha gravi problemi economici, con azioni che servano ad alleviare o tamponare le criticità. Noi stiamo facendo il possibile, ma continuiamo a chiedere urgenti interventi governativi a fronte delle assurde bollette che stanno arrivando. Da parte nostra, proprio per non lasciare soli i più deboli, stiamo valutando anche altre possibili azioni di sostegno nell’immediato, pur con le esigue risorse del nostro bilancio, ma le nostre azioni non possono essere sufficienti a risolvere il problema”. “Le associazioni che gestiscono il progetto da noi recepito – spiega l’assessore Brugni – dovranno cercare di aiutare le famiglie in maggiori difficoltà a seguito anche di un costante confronto con le nostre assistenti sociali, erogando contributi a copertura di alcune delle spese primarie. La situazione si sta aggravando e la conferma arriva dalle numerose richieste di aiuto che riceviamo, anche per aiutare i nuclei familiari ad ottenere la rateizzazione dei pagamenti delle utenze da parte delle società che erogano i servizi”.