Sono quasi 160 le richieste arrivate all’Arengo per i proprietari di terreni che hanno raccolto l’invito lanciato dal Comune attraverso uno specifico avviso pubblico finalizzato ad ottimizzare l’utilizzo di tutte le zone urbane ed extraurbane trasformandole da verdi a edificabili e viceversa, senza ulteriore consumo di suolo. Il tutto nel pieno rispetto di normative, criteri e parametri stabiliti dall’attuale Piano regolatore vigente. L’apertura offerta dal sindaco Fioravanti in condivisione con il vice sindaco con delega all’Urbanistica, Silvestri, si pone l’obiettivo anche di incentivare il ripopolamento della città senza incrementare ulteriormente le attuali volumetrie e sbloccando, comunque, aree finora rimaste inutilizzate. E adesso si è arrivati alla fase della verifica della rispondenza delle 160 richieste ai parametri. Di queste, ben 120 sono per ottenere trasformazioni in aree edificabili e 25 per retrocessioni a spazi verdi. Una fase che vede fortemente impegnati, insieme al dirigente, l’architetto Ugo Galanti, l’ingegner Maurizio Piccioni (responsabile del servizio Urbanistica-Sit e del procedimento) e l’ingegner Claudia Marconi. Delle circa 160 domande pervenute sul tavolo tecnico comunale preposto, ben 120 sono relative a richieste di trasformazione di aree verdi in edificabili, mentre 25 riguardano il passaggio da aree edificabili a verde, altre 10 relative a cambi di destinazione tra aree dello stesso proprietario, oltre a 5 richieste di semplice modifica ad errori formali dal punto di vista della mappa catastale. Ora si procederà alla formazione di una graduatoria e poi agli eventuali cambi di destinazione fino a mantenere in equilibrio la quantità di metri cubi di nuove edificazione con quella di retrocessioni a verde. E in realtà, a un primo esame, la stragrande maggioranza di pratiche (una ottantina), tra le 120 richieste di rendere edificabili le attuali aree verdi, risulterebbe inammissibile non rientrando nei parametri.