“Tra i rincari ormai divenuti insostenibili e le evidenti difficoltà riscontrate nel reperimento dei materiali, – si legge in un comunicato della Cna provinciale di Ascoli – la tanto attesa stagione della ricostruzione e dei bonus edilizi sta gradualmente ridimensionando un’importante opportunità per le aree interne e per tutto il territorio piceno in un potenziale buco nell’acqua. In un quadro di per sé già tutt’altro che rassicurante, le indicazioni dei principali gruppi bancari circa un imminente stop all’acquisto dei crediti d’imposta legati ai bonus edilizi non fanno altro che confermare le preoccupazioni già espresse dalla Cna picena in merito alle continue modifiche normative che nelle ultime settimane hanno introdotto forti limitazioni ai soggetti autorizzati ad acquisire i crediti. «Si tratta dell’ennesima novità in tema Superbonus che finisce per limitare l’efficacia dell’incentivo – spiega Francesco Balloni, direttore della Cna Picena – con ripercussioni inevitabilmente negative sia per le imprese coinvolte che per i cittadini, che rischiano di restare con il cerino in mano. È necessario individuare al più presto una direttiva univoca da seguire, che non contempli continui stravolgimenti al pacchetto normativo, in modo da scongiurare un improvviso blocco dei cantieri». Ad oggi, dunque, un settore già alle strette come quello delle costruzioni, che da solo vale il 50% complessivo del Pnrrcoinvolgendo l’85% dei settori industriali, si ritrova a dover fronteggiare una crisi senza precedenti, con l’impossibilità da parte degli istituti di credito di effettuare un’ulteriore cessione a soggetti interessati che inevitabilmente espone le micro e piccole imprese che hanno applicato lo sconto in fattura a gravissimi rischi di liquidità. Con circa 2.000 richieste presentate nel solo Comune di Ascoli, di cui solo 400 già autorizzate dal 2021 a questa parte e ben 1.600 ancora in attesa di ottenere il via libera, dal punto di vista della CNA Picena l’estensione fino a quattro cessioni prevista nel decreto Energia attualmente in fase di conversione rappresenta un buon punto di partenza per riattivare il mercato e dare ossigeno alle imprese. «Chiediamo alle istituzioni di varare strumenti e misure efficaci – dichiara Arianna Trillini, presidente della Cna Picena – per arginare le rigidità del sistema bancario e consentire così alle nostre aziende di mettere in campo la loro professionalità per la ricostruzione, un tema su cui il Piceno non può più permettersi di attendere oltre. Imprenditori e cittadini devono poter contare su prodotti finanziari fondamentali per poter portare avanti le operazioni e sbloccare così un procedimento che ad oggi appare del tutto ingessato».