Si è concluso, presso la sede UNICAM di “Architettura e Design”, ad Ascoli Piceno, il primo Design Thinking legato al progetto ‘Life science manufacturing to excellence’ che vede quale capofila Wylab, il primo incubatore italiano nel mondo dello sport tech, in un’associazione temporanea di imprese che vede la presenza dell’Università degli Studi di Camerino, Y2I, RedOrange e l’agenzia formativa Tecform. Il progetto, presentato nel contesto dell’avviso NET4U e finanziato dalla Regione Marche, punta ad incoraggiare i giovani a creare nuove imprese. Il primo laboratorio di Design Thinking ha avuto quale obiettivo la gestione di un progetto con un approccio imprenditoriale con un approccio creativo, basato sul problem solving con strumenti visuali e creatività. E’ un approccio utile anche alla risoluzione di problemi organizzativi interni ad un azienda in maniera snella e in un’ottica di lavoro in team. “Si tratta – ha dichiarato il direttore di Wylab, Stefano Tambornini – di un laboratorio che illustra un approccio utile anche alla risoluzione di problemi organizzativi interni ad un azienda in maniera snella e in un’ottica di lavoro in team. Sono giornate dense di contenuti operativi: per l’ospitalità e la disponibilità ringraziamo l’Università degli Studi di Camerino, per la partecipazione i numerosi referenti che hanno accettato di intervenire”. Tra gli interventi che hanno preceduto il laboratorio propriamente detto, il professor Flavio Corradinidell’Università di Camerino, docente di Computer Science, ha sottolineato come siano importanti “queste pillole imprenditoriali all’interno del percorso universitario per i giovani, che possono accrescere le loro competenze anche nella prospettiva di costituire, in futuro, un’impresa”. Ha proseguito l’apertura del percorso di formazione Il professore Daniele Rossi, delegato del rettore per Start-up, spin-off e incubatore tecnologico, raccontando anche dell’organizzazione dell’attività universitaria che attraverso business game e start cup stimola i ragazzi nella creazione di progetti di impresa. Ha inoltre ribadito che attraverso la formazione svolta in questi giorni i ragazzi hanno l’opportunità di capire e valutare se le loro idee possono avere uno sbocco concreto sul mercato.
Numerose le testimonianze imprenditoriali a supporto, molti gli spin-off dell’Università di Camerino: Francesco Pezzuoli di Limix, azienda che ha progettato “Talking Hands”, il dispositivo permette di tradurre agevolmente il linguaggio dei segni in voce; Jacopo Mascitti di EcoDesign Lab, che propone servizi di eco-design ed eco-innovazione e di prodotto; Giuseppe di Girolami di Art&Co, che sviluppa applicazioni di Restauro, Tecnologiche e Conservative; Federica Ottone di Pensy, azienda specializzata in soluzioni per il risparmio energetico e Davide Romanella di Ecco Italy, che utilizza l’architettura quale “catalizzatore” nell’alleanza tra uomo e natura, per migliorare il comfort urbano con materiali naturali.