Carlo VerdoneLa Milanesiana, ideata e diretta da Elisabetta Sgarbi, ospita la mostra “Carlo Verdone. Il colore del silenzio” da domani, giovedì 30 giugno, al 15 settembre alla Galleria d’Arte Contemporanea “Osvaldo Licini” di Ascoli.  Alle ore 21 dello stesso giorno, al Teatro Ventidio Basso si terrà una speciale serata in compagnia di Carlo Verdone Paolo Mereghetti, con il prologo musicale della violinista e attrice Hildegard De Stefano. Introduce l’evento Elisabetta Sgarbi. In apertura sono previsti i saluti istituzionali del sindaco Marco Fioravanti, di Giorgia Latini (Assessore alla Cultura Regione Marche), di Francesca Filauri (Presidente Circolo Cultural-mente Insieme) e di Stefano Papetti (curatore delle collezioni comunali di Ascoli e direttore artistico dei musei civici). L’evento sarà visibile in streaming su Corriere.it e suI canale Facebook de La Milanesiana. Ingresso € 5,74. Biglietti disponibili al link: www.vivaticket.com/it/ticket/carlo-verdone-paolo-mereghetti-hildegard-de-stefano/183485.

La mostra “Carlo Verdone. Il colore del silenzio” rappresenta un nuovo capitolo della ricerca artistica di Carlo Verdone dedicata alla fotografia. Una passione che ha voluto sempre tenere privata fino a quando Elisabetta Sgarbi lo ha convinto ad esporre le sue foto. Le nuvole e i loro colori fotografati dal regista come sguardi infiniti diventano uno studio delle emozioni che prende le forme della fantasia meteorologica. Il cielo come punto di osservazione del mondo e di noi stessi. «Quando scatto non voglio nessuno accanto a me. Quel momento ‘mistico’ è solo mio. Io e la natura nei suoi forti contrasti. Il cielo, un albero, una lontana montagna, una vallata colti in un momento capace di generare in me assoluto stupore» dichiara Carlo Verdone«Mi ha sempre colpito molto Carlo Verdone – osservatore così attento dell’umanità e dei caratteri – si riservasse uno spazio così artisticamente importante per la natura. La stessa cura nel rappresentare i sentimenti delle persone, Verdone la conserva per le nuvole, i cieli, le onde, le tracce lasciate dall’uomo nel paesaggio. Ma non c’è contraddizione: gli elementi naturali, nell’inquadratura di Verdone, soprattutto le ‘sue’ nuvole, sono cose vive che rivaleggiano, in vita, con i ‘suoi’ personaggi» afferma Elisabetta Sgarbi. La mostra è realizzata in collaborazione con Regione Marche, Comune di Ascoli Piceno, Fondazione Carisap, Camera di commercio delle Marche, Circolo culturalmente insieme, Galleria Ceribelli, Ciaccio Arte. I cataloghi delle 9 mostre ospitate quest’anno da La Milanesiana sono editi dalla Fondazione Elisabetta Sgarbi.

 

Carlo Verdone

È nato a Roma nel 1950. È attore, regista, sceneggiatore, scrittore. Figlio del celebre storico del cinema Mario Verdone, consegue nel 1974 il diploma di regia al Centro Sperimentale di Cinematografia, sotto la direzione di Roberto Rossellini. Dopo alcune esperienze teatrali avviene l’incontro decisivo per la sua carriera: quello con Sergio Leone dal quale scaturiscono i film Un sacco bello e Bianco Rosso e Verdone. Da quel momento i suoi successi cinematografici, spesso in bilico tra comicità e intimismo, non sono mai finiti. È l’autore che più di ogni altro ha saputo raccontare, con sguardo acuto, dissacrante e sempre originale, i cambiamenti della società e del costume degli italiani per oltre 40 anni. Film diventati cult e che hanno nella storia della commedia italiana tra i quali, oltre ai citati Un sacco bello e Bianco Rosso e Verdone, anche Compagni di scuola, Maledetto il giorno che ti ho incontrato, Viaggi di nozze, Al lupo al lupo solo per citarne alcuni. Nella sua carriera ha vinto 9 David di Donatello, 9 Nastri d’Argento e 3 Globi d’Oro oltre a numerosi riconoscimenti, in Italia e all’estero, fra cui il Premio Truffaut, il Premio Bianchi, il Premio Bresson e il Premio Hemingway.  Ha firmato due regie liriche, Barbiere di Siviglia Teatro dell’Opera di Roma, e La Cenerentola su Rai Uno e in mondovisione. Due spettacoli teatrali scritti, diretti ed interpretati. Ha pubblicato con Mondadori Fatti Coatti (o quasi) scritto insieme a Marco Giusti e con Bompiani La casa sopra i portici e La carezza della memoria. Ha ricevuto un dottorato in Beni Culturali, Ambiente e Territorio dall’Università di Tor Vergata e il 2 giugno 2018 è stato nominato Grande Ufficiale della Repubblica Italiana dal presidente Sergio Mattarella. È membro dell’Academy of Motion Picture Arts and Sciences, la giuria che assegna gli Oscar.

 

Hildegard De Stefano

Nasce a Milano da una famiglia di architetti. Dopo la doppia maturità alla Scuola Germanica di Milano conclude la laurea magistrale in violino con il massimo dei voti e la lode presso il Conservatorio Giuseppe Verdi di Milano nella classe del Maestro Fulvio Luciani. Ha vinto numerosi premi al concorso internazionale Jugend Musiziert e si è esibita, tra le altre cose, come solista sotto la direzione di Ottavio Dantone nell’esecuzione dell’Estro Armonico di Antonio Vivaldi nella Sala Verdi del Conservatorio di Milano. Dal 2019 affianca alla musica la professione di attrice, recitando come protagonista nella due stagioni della serie di successo La Compagnia del Cigno (regia di Ivan Cotroneo) e nel 2022 nella serie americana Ripley (regia di Steven Zaillian). Su proposta di Elisabetta Sgarbi, nell’aprile 2021, La nave di Teseo pubblica il suo libro intitolato Diario musicale. Un progetto editoriale che, attraverso dei rimandi in forma di QR-code contenuti nelle pagine, include un album digitale da lei registrato con colleghi musicisti per l’etichetta B. Wrong Ed. Musicali Classica. Oggi vive a Milano e frequenta il Master in Performing Arts Management all’Accademia della Scala di Milano in collaborazione con il Politecnico di Milano.

 

Stefano Papetti

È curatore delle collezioni comunali di Ascoli Piceno, docente di Museologia e Restauro presso il Corso di Laurea in Tecnologia per la Conservazione dei Beni Culturali dell’Università degli Studi di Camerino e Presidente della Fondazione “Salimbeni per le arti figurative”. Da più di trent’anni studia gli aspetti più rilevanti della pittura marchigiana dal Medioevo al Neoclassicismo, temi sui quali ha pubblicato numerosi testi e curato importanti esposizioni in Italia e all’estero. Dopo i recenti eventi tellurici, è impegnato nella salvaguardia del patrimonio artistico marchigiano e nella valorizzazione dei territori colpiti dal sisma attraverso la progettazione di iniziative volte al reperimento di risorse economiche da destinare al restauro delle opere d’arte mobili danneggiate.

 

Francesca Filauri.

Nata ad Avezzano il 7 febbraio 1970, esercita la professione di Notaio ad Ascoli Piceno. È Tesoriere dell’Associazione Notarile NotarAct-Movimento per l’autoriforma del notariato. Ha promosso nel comune di Arquata del Tronto, in occasione del terremoto che ha colpito il territorio piceno nel 2016, delle iniziative di solidarietà sia a favore di privati che a favore delle imprese sviluppano il progetto NotarAct per i terremotati del Piceno: con questo progetto sono stati erogati fondi a favore delle famiglie in difficoltà con il sostegno della Fondazione svizzera Haiku di Lugano ed è stato creato un prodotto di micro-credito per finanziare le piccole imprese del territorio in collaborazione con la Fondazione Ottavio Sgariglia Dalmonte. Si occupa da tempo di iniziative culturali in campo artistico letterario e teatrale, da ultimo attraverso il Circolo letterario Cultural-mente Insieme che ha fondato di recente e di cui è Presidente. È inoltre componente del Consiglio di Amministrazione della Fondazione Cavallini Sgarbi.

 

Paolo Mereghetti

Giornalista e critico cinematografico per il “Corriere della Sera” e il magazine “Io Donna”, ha scritto su “Ombre rosse”, “Positif”, “Linea d’ombra”, “Reset”, “Lo straniero” e “Ciak”. Ha pubblicato per i “Cahiers du Cinéma” e “Le Monde” un volume su Orson Welles, poi editato in Italia, Spagna e Gran Bretagna. Nel 2012 ha curato per Contrasto il volume Movie:Box, tradotto in sei lingue. È stato consulente per la Mostra del Cinema di Venezia durante le direzioni di Lizzani, Rondi e Barbera. Ha pubblicato, tra gli altri, saggi e volumi su Arthur Penn, Marco Ferreri, Bertrand Tavernier, Sam Peckinpah, Yervant Gianikian e Angela Ricci Lucchi, Serge Daney e Jacques Rivette. Nel 2001 ha vinto il Premio Flaiano per la critica cinematografica e nel 2014 il Premio De Sica.

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