Scadenza importante quanto preoccupante quella del prossimo 15 settembre per le 715 famiglie ascolane che. a causa del sisma, hanno dovuto ormai da tempo lasciare un’abitazione dichiarata inagibile . Una scadenza che preoccupa diversi nuclei familiari visto il tempo disponibile per presentare le domande per continuare a percepire i famosi Cas, ovvero i contributi di sistemazione al fine di coprire le spese per l’affitto in soluzioni abitative alternative fino all’ipotetico rientro negli appartamenti lasciati con le prime scosse telluriche. Ma, in realtà, ora c’è una nuova regola che prevede lo stop al sostegno economico agli inquilini sfollati nel caso in cui il proprietario dovesse dichiarare di non voler più affittare quell’abitazione una volta concluso l’intervento di sistemazione. Con diverse famiglie, dunque, che dal prossimo mese di ottobre non percepirebbero più il Cas. E a rendere ancor più complessa questa fase c’è pure il cambio di procedura, ora obbligatoriamente su piattaforma digitale, con numerose persone, soprattutto anziani, in difficoltà nella presentazione tra Spid e documenti vari richiesti. Su questo fronte, in ogni caso, il Comune di Ascoli ha attivato due uffici di supporto ai cittadini in difficoltà, ma proprio per la complessità delle procedure il termine definito sembra molto ravvicinato, col rischio che, tra cittadini e Comuni in affanno, potrebbero essere in diversi a restare esclusi. E in pochissimo tempo dovrebbero trovarsi una nuova soluzione abitativa definitiva. In tal senso, al momento l’ipotesi di una ulteriore proroga non viene presa in considerazione.