Andrea Ragni ha vinto l’edizione 2022 di Bellissimo, il fortunato concorso di bellezza maschile che ha visto svolgere la sua finale nazionale al Jonathan di San Benedetto, ospitati da Massimiliano Falasca Zamponi, dal suo staff e dal ristorante Solano. Il trentunenne di Vasto, libero professionista nel settore turistico, ha superato nella classifica finale, stilata dalla giuria presieduta dall’affascinante stilista Alessandra Bruni, Emanuele Caselli (20 anni, di Ascoli Piceno), Lorenzo Imbriani (24 anni, di Ascoli Piceno), Riccardo Marini (20 anni, di Macerata), Armando Picardi (25 anni, di Napoli) e Gianluca Fedele (27 anni, di Ascoli Piceno). «Sono un appassionato di tennis – ha dichiarato dopo la sua elezione – ma adesso frequento prevalentemente la palestra. Sono single e ho partecipato a questo concorso per una soddisfazione personale, dopo essere andato due volte in finale a Mister Italia, nel 2015 e nel 2016. In futuro mi interesserebbe partecipare a qualche reality o fare del cinema o della televisione». Diciannove i partecipanti che hanno dato vita a una piacevole serata impreziosita dalla presenza in giuria delle finaliste del concorso Bellissima Rebecca Di Gennaro, Cristiana Di Vona e Giulia Federici, nonché dell’editore Arturo Bascetta, mentre i momenti più interessanti della serata sono stati immortalati dall’obiettivo di Carmine Andreocci. Hanno sfilato in sala anche Stani Borrelli (18 anni, di Ercolano), Nicolò Rago (18 anni, di Ascoli Piceno), Antonio Stellato (21 anni, di Napoli), Daniele Spadoni (18 anni, di Monsampolo del Tronto), Giovanni Iovinelli (22 anni, di Napoli), Alfonso Scala (24 anni, di Napoli), Antonio Civitavecchia (23 anni, di San Severo), Giuseppe Di Domenico (22 anni, di Napoli), Marco Nardella (33 anni, di Lanciano), Gianni Liani (23 anni, di Montesilvano), Vittorio Emanuele Alfonso (22 anni, di Napoli), Giovanni Massaro (18 anni, di Napoli) e Stefano De Angelis (29 anni, di Sant’Omero). La finale nazionale è stata organizzata dall’agenzia Vertigò di Villa Rosa, grazie al sapiente lavoro di Letizia Soccio ed è stata condotta amabilmente da Lino Pontuti.