Mancano ormai pochi giorni all’appuntamento elettorale di domenica 25 settembre, data spartiacque tra l’esperienza politica del Governo Draghi e quella di un nuovo esecutivo che dovrà necessariamente porre artigiani e piccole imprese al centro della politica industriale per poter traghettare l’Italia al di fuori della crisi energetica ed economica che ad oggi caratterizza il tessuto imprenditoriale.
In vista delle prossime elezioni politiche e delle prossime sfide rappresentate dalla messa a terra delle risorse del Pnrr e dalla ripresa economica, la CNA di Ascoli Piceno ribadisce la necessità di riservare un ruolo di primo piano alle piccole e medie imprese, negli ultimi anni troppo spesso confinate ai margini dell’agenda politica dei diversi Governi che si sono avvicendati alla guida del Paese. Imprenditori ed eccellenze artigiane dovranno necessariamente rappresentare il punto di partenza per la rinascita economica e sociale del territorio, da incentivare attraverso un sostegno concreto e tempestivo da parte delle istituzioni nei confronti di chi ogni giorno continua a fare impresa nonostante le criticità del momento.
Accompagnare le imprese sulla via della ripartenza significa, in primis, favorirne l’accesso al mercato del credito, che ad oggi presenta uno scenario radicalmente mutato rispetto al recente passato. La fine delle misure straordinarie introdotte per contrastare gli effetti della pandemia, l’aumento dei tassi di interesse e le recenti tendenze inflazionistiche mettono inevitabilmente a repentaglio la stabilità e le prospettive di migliaia di piccole aziende del territorio, costrette a far fronte anche all’estrema rigidità e selettività nell’erogazione del credito.
Per queste ragioni, la CNA di Ascoli Piceno chiede di riorientare gli strumenti di garanzia pubblica per assicurare un reale sostegno alle piccole imprese con merito creditizio più basso, che allo stato attuale riscontrano maggiori difficoltà nell’accedere al credito, nonché ai settori maggiormente coinvolti nelle grandi trasformazioni.
In questo senso, occorrerà valorizzare ulteriormente l’eccezionale funzione di raccordo tra professionisti e istituti bancari svolta dai confidi, con la straordinaria crescita fatta registrare negli ultimi anni da Uni.Co. – la realtà più importante del centro-sud Italia – a rappresentare un esempio virtuoso di vicinanza alle imprese e al territorio.
Accesso al credito da un lato, incentivi dall’altro: gli anni delle emergenze hanno riproposto il tema dell’efficacia delle politiche di sostegno e incentivazione alle imprese, evidenziando la necessità di una revisione delle modalità di attuazione delle misure. Occorrono interventi e procedure che superino la taglia unica degli incentivi e mettano fine alla modalità del click day, assicurando disponibilità adeguate a consentire l’accesso ai sostegni a tutti gli aventi diritto.
«Gli imprenditori del Piceno avvertono la necessità di interventi calibrati sulle reali esigenze delle loro aziende – dichiara Francesco Balloni, direttore della CNA di Ascoli Piceno -. Come associazione assistiamo troppo spesso all’approvazione di misure genericamente destinate alle Pmi, ma che a conti fatti non prendono in considerazione caratteristiche e bisogni specifici di ciascuna dimensione d’impresa. L’obiettivo deve essere accompagnare le imprese nei processi di innovazione attraverso il Piano 4.0, la Nuova Sabatini e strumenti in grado di offrire continuità di sostegno agli investimenti».
Inoltre, anche in vista di un cambiamento epocale come quello rappresentato dall’attuazione del Green Deal europeo, destinata a impattare in maniera significativa su intere filiere fiore all’occhiello del made in Italy, costituite in gran parte da piccole imprese, la CNA di Ascoli Piceno pone l’accento sulla necessità di definire una politica industriale condivisa tra istituzioni, associazioni di categoria e addetti ai lavori, che accompagni la trasformazione sostenibile delle filiere produttive coinvolte. Un nuovo patto industriale che veda le piccole e medie imprese finalmente protagoniste anche di gare d’appalto ad oggi a causa di elementi di eccessiva discrezionalità, favorendo la partecipazione attiva alle procedure di gara attraverso l’effettiva suddivisione dei lotti e la razionalizzazione della disciplina, nell’ambito del cosiddetto “sottosoglia”.
«Il nostro obiettivo è valorizzare appieno le grandi potenzialità del tessuto imprenditoriale del Piceno – spiega Arianna Trillini, presidente della CNA di Ascoli Piceno – Come associazione chiediamo di portare a termine una riforma degli appalti ispirata ai principi della semplificazione, indispensabile chiave di volta della prossima legislatura. Solo in questo modo le imprese potranno andare oltre le difficoltà del momento e svolgere a tutti gli effetti una funzione trainante nel percorso di ripresa del territorio e del Paese».