Successo di pubblico e interessanti spunti nel corso dell’evento che si è tenuto oggi pomeriggio nella sede della Bottega del Terzo Settore dal titolo “Employability and Inclusion”. L’iniziativa, organizzata da Adecco – Fondazione Adecco e Amplia, in collaborazione con Mylia – Associazione Betania e Caritas Diocesana, ha visto la presenza anche del vescovo Gianpiero Palmieri e ha catalizzato l’attenzione dei numerosi presenti per l’importanza dei temi trattati e le interessanti prospettive del progetto su occupabilità, qualificazione professionale e lotta all’esclusione sociale. Fondazione Adecco per le Pari Opportunità, realtà che ha l’obiettivo di favorire l’inclusione lavorativa, coinvolgendo persone e aziende in progetti di Diversity, Equity & Inclusion, e Amplia, società del Gruppo Autostrade per l’Italia, leader in Italia nella realizzazione di infrastrutture complesse, lanciano il progetto “Employability and Inclusion”. L’iniziativa, esempio virtuoso di collaborazione tra aziende che operano sul territorio e Terzo Settore, è rivolta alle persone fortemente a rischio di esclusione sociale e ha lo scopo di intervenire nella zona di Ascoli Piceno con azioni integrate di up-skilling, re-skilling e accompagnamento al lavoro. Nel dettaglio, il progetto prevede un percorso formativo della durata di 160 ore, che permetterà ai beneficiari di sviluppare le competenze teoriche e pratiche di cui necessita la figura professionale dell’Aiuto Carpentiere, ruolo fondamentale che affianca e supporta il Carpentiere nell’esecuzione di attività finalizzate alla costruzione, installazione, riparazione e demolizione di strutture quali ponti, barriere di sicurezza stradale e simili. Ai beneficiari considerati idonei verrà offerta l’opportunità di un’assunzione iniziale a tempo determinato. “Il progetto di Fondazione Adecco e Amplia – ha affermato Francesco Reale, Segretario Generale di Fondazione Adecco per le Pari Opportunità – sottolinea il ruolo fondamentale che le aziende e il Terzo Settore hanno quando si tratta di creare valore e rispondere alle esigenze delle persone che vivono situazioni di esclusione sociale e lavorativa. Questa iniziativa rappresenta una straordinaria buona prassi, sviluppata attraverso la costruzione di una rete di soggetti qualificati, che risponderà ai bisogni della comunità e che, ci auguriamo, potrà presto essere replicata da altre aziende pronte a offrire il proprio prezioso contributo”. Sergio Spinelli, Responsabile Risorse Umane e Organizzazione, QSA, SG e IT di Amplia Infrastructures, ha aggiunto: “Il progetto che abbiamo lanciato rappresenta una bellissima testimonianza di quanto sia importante, per Amplia, lavorare sul tema dell’inclusione lavorativa. Riteniamo che oggi sia fondamentale costruire sinergia tra aziende che operano sul territorio, realtà che si occupano di valorizzare le risorse umane e Terzo Settore, e siamo consapevoli di come questa iniziativa vada esattamente in questa direzione”. Tra i principali obiettivi del progetto, vi è soprattutto la volontà di offrire ai beneficiari l’opportunità di confrontarsi con un’importante realtà aziendale, presente sul territorio, attraverso l’attivazione di una formazione on the job finalizzata a rafforzare la consapevolezza dei diritti e dei doveri relativi al mercato del lavoro, aumentare i livelli di autodeterminazione professionale e di self empowerment dei beneficiari, coinvolgere, informare e sensibilizzare la realtà aziendale riguardo la necessità di partecipare attivamente a progetti di Responsabilità Sociale e favorire l’emergere del lavoro regolare delle persone in situazione di svantaggio.