Le Marche alla Nuvola di Roma“Un’occasione imperdibile per promuovere il settore turistico enogastronomico delle Marche”. Così l’assessore regionale allo Sviluppo economico e Agricoltura, Andrea Maria Antonini, ha commentato la presenza della Regione e di numerosi produttori vinicoli marchigiani alla IX edizione di Excellence 2022: evento enogastronomico dedicato alla food innovation, in programma al Convention Center di Roma dal 10 al 12 novembre, al cui interno spicca la famosa “Nuvola” di Massimiliano Fuksas. L’evento, quest’anno per la prima volta, prevede una parte di contenuti dedicati al turismo enogastronomico del Made in Italy, oltre a essere un’opportunità di incontro e confronto tra professionisti (chef e produttori dell’eccellenza enogastronomica), sui temi di innovazione, creatività, fiducia, sostenibilità ed esperienza. All’interno dell’area fieristica saranno presenti numerosi espositori. In programma convegni, seminari e talk show, oltre ad aree di cooking show con la partecipazione di chef stellati del territorio nazionale e di una selezione dei migliori ristoranti e aree di degustazione dei vini. Un’attenzione speciale è stata dedicata alle Marche, protagoniste di un momento di approfondimento dal titolo “Le Marketing Wine”. L’appuntamento è stato introdotto dai saluti del patron di Excellence, Pietro Ciccotti. Sono intervenuti l’assessore Antonini e il direttore dell’ATIM (Agenzia regionale per il turismo e l’internazionalizzazione delle Marche) Marco Bruschini, che hanno portato i saluti del presidente della Regione Francesco Acquaroli, assessore al Turismo. Bruschini, in particolare, ha voluto sottolineare come “a un anno dal G20 di Roma, che ha accolto i principali capi di Stato e di governo mondiali proprio alla Nuvola, ora questo evento ha un valore simbolico. Vuol dire apertura al mondo e una nuova prospettiva di sviluppo e promozione per le Marche. È una sfida molto importante, ma le Marche ci sono. Sono favolose e vanno fatte conoscere. È un territorio che va messo a sistema per una promozione forte e univoca del brand Marche. La parola d’ordine è contaminazione, vale a dire mettere insieme tutte le nostre eccellenze per una promozione unica”. L’evento è stato risaltato da tre attività di cooking show denominate Contaminazione Marche – Lazio” con la partecipazione di tre chef del Lazio. A portare i suoi saluti nello stand della Regione Marche anche il ministro dell’Agricoltura, Francesco Lollobrigida e il senatore Guido Castelli. Presente anche il presidente dell’Associazione produttori agroalimentari delle Marche, Alberto Mazzoni. Le Marche hanno un settore vitivinicolo molto vivace e contemporaneamente un settore turistico tendenzialmente in crescita. Il comparto vitivinicolo regionale conta oltre 14.000 aziende che coltivano complessivamente quasi 18.000 ettari di vigneto per una produzione media annuale di circa 830.000 ettolitri e con una percentuale di produzione di vini DOP del 43% della produzione totale regionale. Le 21 denominazioni di origine (5 DOCG, 15 DOC e 1 IGT) hanno segnato negli ultimi anni performances particolarmente positive per quanto riguarda l’export, attestate dai numerosi riconoscimenti nazionali e internazionali ottenuti da un sempre maggior numero di imprese marchigiane. “Il potenziamento della promozione turistica attraverso l’enoturismo – ha detto Antonini – è pertanto un’operazione che tende ad accrescere la performance economica regionale dentro una perfetta sostenibilità. Le Marche sono infatti contemporaneamente la regione con uno dei più alti tassi di superficie biologica e con una dimensione più estesa: è come dire che chi viene nelle Marche sa, prima di entrarvi, di mettere piede in un territorio salubre nel quale chi vi opera è particolarmente attento e rispettoso dell’ambiente”. “L’avvento dell’enoturismo – ha continuato Antonini – è l’occasione che mancava per far decollare il territorio regionale agganciandolo alle eccellenze enologiche. In questa prospettiva la Regione Marche si pone quale garante sul piano qualitativo nei confronti di ogni enoturista che vorrà esplorare i nostri territori e le nostre produzioni. Questi è chiamato a vivere l’esperienza dei luoghi ove le nostre eccellenze enogastronomiche nascono e si maturano e dalle quali traggono la loro unicità: i borghi e soprattutto le tradizioni, la cultura e la maestria di chi il vino lo fa da secoli. Ritengo importante sottolineare l’auspicio che l’attività di commercializzazione, correlata all’enoturismo attraverso specifici punti vendita aziendali, sia collocata nei centri storici dei borghi marchigiani, che costituiscono dei veri e propri patrimoni da scoprire di cui possono fruire i turisti”. A sostegno di questa linea vi è la legge regionale 28 del 2021 sull’Esercizio dell’attività enoturistica nelle Marche che mira a dare uno strumento di riferimento certo per gli operatori e costituisce il primo passo per l’ottimale espressione delle potenzialità del territorio regionale. “Un’azione di promozione coordinata e sinergica – sostiene l’assessore – che dovrà essere in grado di coinvolgere tutte le eccellenze di questa regione. Le produzioni enogastronomiche possono così diventare veicolo per la scoperta della cultura, dell’arte, dell’architettura, della tradizione, del territorio e dei suoi paesaggi unici, ma anche di altri settori come l’artigiano con i suoi prodotti di altissima qualità”. Intanto è in piena fase di strutturazione il sistema promozionale dell’enoturismo Marche nell’ambito della costituzione di un “Destination Management System” regionale e della “Destination Management Organization” per il management e il marketing delle destinazioni turistiche regionali.

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