Il prossimo 19 novembre a Palazzo dei Capitani, ad Ascoli, si svolgerà un convegno dedicato all’approfondimento sulla sclerosi multipla dal titolo “Criticità nella sclerosi multipla”. Responsabili scientifici del convegno sono i neurologi dottoressa Gabriella Cacchiò e il dottor Giordano D’Andreamatteo, entrambi della UOC di Neurologia in Area vasta 5 diretta dalla dottoressa Cristina Paci. Interverranno inoltre specialisti esperti nella patologia di cui trattasi provenienti dalle più prestigiose università italiane (Ancona, Roma, Verona, Perugia, Inrca). Il convegno è stato patrocinato dalla Società Italiana di Neuroscienze ospedaliere (SNO) di cui la dottoressa Paci è past vice presidente italiano (attualmente il dottor Emanuele Puca, neurologo della stessa UOC ne è coordinatore regionale), dall’Ordine dei medici di Ascoli, dall’Associazione Italiana Donne Medico, dall’Associazione Italiana Sclerosi Multipla. L’evento è stato organizzato dalla UO Formazione della AV5 e sarà presentato da Massimo Esposito, direttore dell’Area vasta 5, il dottor Giancarlo Viviani, direttore medico di Presidio, la dottoressa Fiorella De Angelis, presidente dell’Ordine dei medici di Ascoli, Adriano Vespa (presidente Aism), la dottoressa Valeria Speca, presidente Aidm. Interverranno inoltre il sindaco di Ascoli Marco Fioravanti, l’assessore alle politiche sociali Massimiliano Brugni e il senatore Guido Castelli.
La Sclerosi Multipla (SM) è una malattia infiammatoria cronica del Sistema Nervoso Centrale che colpisce circa tre milioni di persone nel mondo ed è la più comune causa non traumatica di disabilità nei soggetti in età giovane-adulta. Lo scenario della gestione della persona con SM è molto cambiato nell’arco degli ultimi anni. In particolare, abbiamo assistito a una continua anticipazione dei criteri diagnostici ormai nella certezza che l’utilizzo di farmaci ad alta efficacia nelle fasi precoci di malattia si associ ad outcome migliori. Al tempo stesso l’avvento di nuoveterapie, altamente efficaci, richiede che la corretta gestione della persona con SM debba realizzarsi attraverso l’organizzazione dei Centri SM, che tra le altre attività svolte, hanno lo scopo prioritario di garantire una presa in carico ed una impeccabile gestione dei protocolli terapeutici e della farmacovigilanza.