Il Piceno perde ancora abitanti. In linea con ben 26 dei suoi 33 comuni. La provincia ascolana, secondo il dato Istat aggiornato, dal primo gennaio al 30 ottobre 2022 ha perso altri 1.116 residenti, scendendo da 202.365 a 201.249. Un dato che conferma ancora chiaramente quale sia la causa principale di questo costante calo demografico. Lo scarso numero di nascite, a fronte di un crescente aumento dei decessi. A livello provinciale, negli ultimi 10 mesi sono stati 992 i nuovi nati, a fronte di 2.290 morti. Con un saldo negativo di 1.298 persone.
Una tendenza che viene confermata anche dai dati relativi ai due centri più grandi, ovvero Ascoli e San Benedetto. Con il capoluogo che scende sotto i 46mila abitanti, attestandosi a 45.640, e la cittadina rivierasca che scende sotto la soglia dei 47mila, passando a 46.970 abitanti. Ed in entrambi i casi ad incidere fortemente è proprio il numero delle nascite: 202 ad Ascoli a fronte di 549 morti e 228 a San Benedetto rispetto 533 decessi. E seppur con margini e consistenza sicuramente molto inferiori, sulla stessa linea si trovano tutti gli altri comuni. Eccetto Folignano che, invece, pur perdendo in 10 mesi 101 abitanti (da 8.872 a 8.771), vede causa del proprio spopolamento non la denatalità ma le cancellazioni per trasferimenti che prevalgono sulle iscrizioni.
Nel complesso, su 33 comuni, ben 26 si ritrovano ancora a perdere abitanti (seppur in certi casi in maniera molto limitata). Mentre solo 7 comuni incrementano la popolazione, seppur nell’ordine di qualche decina o qualche unità: Cupra Marittima, Monteprandone, Ripatransone, Colli, Cossignano, Montefiore dell’Aso e Spinetoli.