Svem con Acquaroli“Con l’avvio della nuova programmazione europea vogliamo migliorare la capacità di utilizzo dei fondi per rilanciare lo sviluppo della nostra regione e invertire la tendenza che ha fatto diventare le Marche una regione in transizione. Vogliamo farlo anche attraverso l’attività qualificata di SVEM che ringrazio per il lavoro di riqualificazione e organizzazione fatto in questo primo anno di attività, fondamentale per raggiungere questo obiettivo”. È questo l’obiettivo che ha annunciato il presidente della Regione, Francesco Acquaroli nel corso della conferenza stampa in cui è stato illustrato un primo bilancio della Società Sviluppo Europa Marche ad un anno dall’insediamento del nuovo Cda presieduto da Andrea Santori. Alla conferenza stampa erano presenti anche gli assessori regionali alle Politiche Comunitarie, Goffredo Brandoni, e alla Cultura Chiara Biondi, i consiglieri regionali e gli altri due componenti del Cda di Svem, Monica Mancini Cilla e Tablino Campanelli. “Stiamo lavorando alla realizzazione di un percorso virtuoso – ha proseguito Acquaroli – che vedrà l’uscita a breve dei bandi FSE e FESR e una concertazione capillare sul territorio, con tutti i soggetti coinvolti per individuare istanze e necessità e quindi le strategie migliori, oltre a un livello di semplificazione che dia migliore accessibilità alle misure e alle azioni. È una sfida sicuramente ambiziosa, ma dobbiamo riuscire a spendere bene e in tempi stretti i fondi europei che sono a disposizione, pur essendo consapevoli di vivere una congiuntura economica difficile”. “Abbiamo ereditato una situazione pregressa non ottimale, passando da Svim a Svem – ha sottolineato Andrea Santori – e una realtà regionale socio-economica complessa per la quale è necessario mettere a terra nel più breve tempo possibile e con la massima efficienza i nuovi bandi europei. Siamo una società in house che traduce in azioni gli indirizzi del governo regionale e la prima attività concreta messa in campo è stata l’operazione Interporto, di cui il 96% è partecipata da Svem, con l’arrivo dell’importante investimento di 550 milioni con il polo logistico che si insedierà. Nel 2022, in dieci mesi effettivi di lavoro,  abbiamo garantito e migliorato del 42% le pratiche evase rispetto al 2021, liquidando un contributo regionale di oltre 48 milioni per una ricaduta sul territorio di 100 milioni, per un totale di 353 pratiche concluse. Continuando a garantire la funzionalità dei nuovi sportelli di ascolto che abbiamo attivato a livello provinciale, un altro obiettivo sarà quello di proseguire nell’opera di semplificazione e accessibilità già avviata con una digitalizzazione spinta e condivisa con la Regione, attraverso un nuovo portale web a servizio delle imprese e degli enti locali che avranno un sistema facilitato di consultazione dei bandi, attraverso aree di interesse, inserendo i codici ATECo o il codice di avviamento postale. Siamo a lavoro anche per rinforzare il rapporto con le Istituzioni europee, potenziando anche l’Ufficio di Bruxelles per intercettare maggiori risorse per il territorio marchigiano. Sappiamo che sarà strategico inserirsi nel processo di realizzazione dei corridoi europei infrastrutturali su cui l’Europa sta investendo molto”. Tra le attività condotte nel 2022, Santori ha poi ricordato l’ assistenza tecnica alla Struttura Commissariale Sisma nei bandi della MISURA B del PNRR Sisma per 300 milioni destinati alle Marche, per rilanciare le aree colpite dai terremoti del 2009 e del 2016: SVEM ha messo a disposizione di imprese, Comuni e professionisti Uffici provinciali e personale esperto. Inoltre l’avvio del progetto  FRAMESPORT che promuove lo sviluppo sostenibile dei piccoli porti dell’Adriatico (già realizzata la pulitura di 4 porti della regione), considerati motori della crescita socio-economica delle aree costiere. E infine, nell’ambito del fondo INTERREG Italy Croatia, l’attivazione del Centro di Interpretazione del Patrimonio Culturale di Fonte Avellana realizzato nel 2022 da SVEM. Il Progetto promuove ed incentiva l’offerta turistica, sempre più inclusiva, mettendo la tecnologia a supporto della storia.

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