tribunaleLa prima firmataria della mozione consiliare sulla situazione del Tribunale di Ascoli a rischio sfratto, la consigliera Micaela Girardi, insieme al capogruppo della lista “Insieme a Fioravanti per Ascoli”, Alessandro Filiaggi, intervengono ancora sul caso. “La vicenda dello sfratto per finita locazione – si legge nella nota dei due consiglieri comunali – intentato dalla società proprietaria dell’edificio che ospita il Tribunale di Ascoli Piceno, contro l’Agenzia del Demanio, che lo conduce in locazione, aveva messo in serio pericolo l’essenziale servizio giurisdizionale, tanto che è stata approvata all’unanimità all’ultimo Consiglio Comunale (26 gennaio 2023) la mozione che i gruppi consiliari di maggioranza (prima firmataria proprio l’avvocato Micaela Girardi – ndr) avevano proposto per chiedere il formale impegno del sindaco per scongiurare il trasferimento del Tribunale dall’edificio in piazza Serafino Orlini che fu progettato e costruito con quella destinazione e che ospita l’esercizio delle funzioni giurisdizionali dal 1954. Gli operatori della giustizia e la comunità tutta sono venuti a conoscenza dagli organi di stampa dello sfratto per finita locazione che addirittura sarebbe stato notificato già nel 2020 all’Agenzia del Demanio, senza che a ciò conseguisse alcun coinvolgimento delle categorie che in quel luogo quotidianamente svolgono le funzioni giurisdizionali nell’interesse della collettività, a partire dagli avvocati. Almeno nel primo grado di giudizio, lo sfratto sembra al momento scongiurato, ma il problema de rapporti con la società privata proprietaria dello stabile resta aperto. Non si può dimenticare che dal dicembre 2017 è stato sigillato l’archivio dei fascicoli presente nel piano seminterrato del Tribunale, per una mal avviata bonifica da amianto dei fascicoli cartacei, che venne interrotta senza mai essere stata ripristinata, nonostante le vibranti proteste dell’avvocatura. Tale noncuranza ha creato gravi danni ai cittadini che hanno avuto negato l’accesso ai fascicoli che li riguardavano e hanno dovuto subire notevoli ritardi nella tutela giurisdizionale. Da ben cinque anni, un tale malfunzionamento, dovuto soltanto a problemi nelle procedure di appalto per la scelta della impresa che dovrà completare la semplice bonifica dei fascicoli cartacei , non è stato ancora risolto. La stessa noncuranza verso le funzioni giurisdizionali si è manifestata con il rischio di trasferimento del Tribunale, che comporterebbe un grave e ulteriore impoverimento del tessuto sociale ed economico della città di Ascoli , già duramente colpita dalle conseguenze del sisma del 2016, come testimoniato dalla continua progressiva emorragia di residenti. Anche grazie alla approvazione unanime della mozione da parte del Consiglio Comunale, il sindaco potrà sollecitare l’Agenzia del Demanio ed il Ministero della Giustizia affinché trovino con urgenza la soluzione che scongiuri in modo definitivo il trasferimento del Tribunale, soluzione che in linea di principio si auspica essere il ritorno in mano pubblica del palazzo”.

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